In sede di udienza preliminare del processo per l’abbassamento del livello delle acque del lago di Bracciano, conseguenza delle captazioni del gestore del servizio idrico, Legambiente Lazio è stata ammessa come parte civile. Nel processo, come si ricorderà, è coinvolto anche (come dirigente di Acea) l’ex presidente di Talete, Andrea Bossola.
“Grazie al lavoro del nostro Centro di azione giuridica – dice Legambiente – continueremo a stare al fianco di un territorio che si è ritrovato in una situazione inimmaginabile, perdendo molta della biodiversità dell’area lacustre con l’abbassamento di quasi due metri del livello del lago. Mentre una delle stagioni meno piovose di sempre (il 2017) non garantiva il riempimento delle riserve idriche che, captate dalle aree interne, portano l’acqua alla capitale, invece di affrontare velocemente il grave problema delle condutture colabrodo con dispersione di oltre il 40%, il gestore riempiva il flusso degli acquedotti romani svuotando il lago, con conseguenze incredibili che abbiamo poi conosciuto, in un’estate durante la quale il lago sembrava scomparire pian piano”.
Legambiente parteciperà quindi al processo e che vedrà imputati membri dell’allora consiglio di amministrazione di Acea e alcuni privati.