Non solo la Roma Nord. E’ tutto il sistema dei trasporti a finire sotto accusa in questo inizio d’autunno foriero di disagi e disservizi per pendolari lavoratori e studenti. Quest’ultimi in tutta la provincia di Viterbo pagano il prezzo più salato delle carenze del servizio, acuite dall’obbligo di non entrare in classe tutti alla stessa ora. Cosicché, accade molto spesso che chi entra alle 9.30 debba comunque prendere il mezzo che arriva per portare a scuola quelli che entrano alle 8. Così facendo viene di fatto vanificato il distanziamento che le scuole sono costrette a rispettare appunto con il doppio ingresso. D’altra parte, lo capirebbe chiunque che è del tutto inutile ai fini della trasmissione del virus impedire le calche ai cancelli degli istituti quando quelle stesse calche ci sono sui mezzi del Cotral.
Docenti, presidi e famiglie sono inferociti. Ovviamente, il problema riguarda gli studenti delle scuole superiori che devono raggiungere ogni mattina i propri istituti nei comuni più grandi come Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia, Vetralla o Montefiascone. Molti presidi sarebbero intenzionati a chiedere una deroga sul doppio ingresso: tanto vale far entrare tutti alla stessa ora, in ciò anche spalleggiati dalla Provincia, le cui rimostranze presso il Cotral sono praticamente cadute finora nel vuoto. La situazione è delicatissima e sono attese novità da un momento all’altro.