Consiglio comunale straordinario domani, 21 settembre, per discutere del biodigestore all’Acquarossa. L’appuntamento è alle 15.30. La seduta non sarà aperta al pubblico, ma potrà essere seguita via streaming sul canale istituzionale YouTube. Come si è detto nei giorni scorsi, si tratta di una seduta che arriva troppo tardi dal momento che in settimana è prevista la Conferenza dei servizi, che potrebbe dare il via libera alla costruzione dell’impianto. La giunta Arena, se davvero lo voleva bloccare, si doveva muovere prima, tanto più, come rivelato da Luisa Ciambella nella conferenza stampa di sabato, che da fine 2020 sono in mano del Comune due report dell’Arpa con i risultati di analisi che mostrano la presenza nei terreni dell’Acquarossa di sostanze inquinanti anche 9 volte superiore ai limiti consentiti. Tanto sarebbe bastato per fermare l’iter autorizzativo dell’impianto, ma non è stato fatto. Quasi sicuramente il Consiglio di oggi dovrebbe comunque produrre un ordine del giorno di contrarietà al progetto, mentre Luisa Ciambella, denunciando l’immobilismo di Arena & C., depositerà ufficialmente agli atti dello stesso Consiglio i report dell’Arpa.
Insomma, perché l’amministrazione Arena non si è mossa prima? Perché si è arrivati fino a questo punto? Domani, al di là delle chiacchiere (che saranno tante), è a queste domande che devono rispondere il sindaco e il capogruppo di Forza Italia Giulio Marini, che è anche assessore all’ambiente in Provincia. Ricordiamo che le analisi dell’Arpa sono state inviate nel frattempo dalla stessa Ciambella al ministero della transizione ecologia e alla Regione nel disperato tentativo di salvare il salvabile, ma è di tutta evidenza che il rischio che corre Viterbo, arrivati a questo punto grazie ai passi non mossi dall’amministrazione Arena, è altissimo.