Assistenti scolastici per bambini fragili disoccupati. Sulla gestione del servizio è in corso un contenzioso amministrativo, ma finora da Palazzo dei Priori non sono arrivate prese di posizione chiare, tanto che le scuole hanno riaperto senza queste figure essenziali, mentre i diretti interessati non hanno alcun tipo di certezza sul loro futuro lavorativo.
Ieri mattina sono tornati a protestare sotto il Comune grazie a un’iniziativa dell’Usb. Il caso nasce per l’assegnazione del servizio ad una nuova cooperativa, mentre la Gea, quella che lo ha gestito negli ultimi anni, ha presentato ricorso al Tar e lo ha vinto. Il rischio è di dover indire un nuovo bando. Il problema è che, vista la proverbiale “sveltezza” del Comune di Viterbo, si rischia di arrivare alla fine dell’anno scolastico senza cavare un ragno dal buco.
“Gli assistenti sono assoggettati al meccanismo degli appalti al ribasso – spiega Luca Paolocci – costretti ogni volta a perdere retribuzione e diritti. Oltretutto, non è detto che possano essere reintegrati dalla nuova cooperativa”. Da qui la proposta: “Debbono essere assunti direttamente dal Comune per non dipendere più dalle cooperative come è accaduto finora. Solo in questo modo potranno avere la certezza del loro posto di lavoro”.
Per domani sulla vicenda è stato convocato un tavolo all’Inps. Il secondo, dopo quello disertato dal Comune la settimana scorsa.