“La Regione Lazio intervenga per salvaguardare la zona di Ferento, applicando subito la moratoria sulle energie rinnovabili decisa questa estate al progetto del grande impianto fotovoltaico per il quale sono in corso le Conferenze di servizio da cui potrebbe arrivare presto il via libera”.
L’area interessata riguarda cento ettari tra l’Acquarossa e il teatro romano e l’appello alla Regione arriva da Luisa Ciambella: “La Regione – dice – ha adottato questa estate la famosa moratoria, che insieme a tanti cittadini e associazioni abbiamo chiesto a gran voce: una sospensione agli iter per le autorizzazioni di nuovi impianti di energie rinnovabili per individuare nel frattempo le aree non idonee all’installazione di pannelli solari e pale eoliche. Una moratoria di cui però non abbiamo compreso fino in fondo i termini dell’applicazione. Se esiste deve essere adottata subito su questo impianto. Solo questo significherebbe tutelare il territorio. Se non accadrà, allora significa che questa moratoria era solo un bluff della politica architettato a tavolino per cercare di salvare la faccia”.
Da notare che per collegare l’impianto fotovoltaico con la rete elettrica nazionale è prevista anche la realizzazione di una stazione a Grotte Santo Stefano. Impianto fotovoltaico e stazione saranno connessi tramite un cavidotto che sarà realizzato su terreni per i quali nei giorni scorsi sono partite le procedure di esproprio. “La stazione – nota la consigliera comunale dem – così come già avvenuto a Tuscania e Montalto di Castro attrarrà numerosi altri impianti fotovoltaici, alcuni gia in via di autorizzazione. Per cui assisteremo a una trasformazione di tutta l’area intorno a Grotte e a nord del capoluogo. La posta in palio è veramente alta. I grottani inoltre da qui ai prossimi anni dovranno subire continui espropri sui propri terreni per il passaggio dei cavidotti”.
Frecciatine al riguardo all’assessore Elpidio Micci, assessore all’ambiente ed eletto consigliere comunale proprio a Grotte Santo Stefano: “Se c’è veramente la volontà di tutelare un territorio da parte del Comune vorrà dire che il neo assessore all’ambiente, che ha anche la possibilità di collaborare con il suo omologo in Provincia, l’assessore Giulio Marini, entrambi dello stesso partito, riuscirà certamente a far valere le ragioni della tutela del territorio. Il primo banco di prova è la conferenza di servizi per l’impianto di Pian di Giorgio, vicino Ferento. Il Comune voti no al progetto”.