Si è tenuta questa mattina la sessione plenaria di apertura del seminario nazionale che ha l’obiettivo di approfondire, con tutti i soggetti interessati, gli aspetti tecnici legati al progetto del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e parco tecnologico, a seguito della pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee avvenuta il 5 gennaio scorso.
“Il processo di localizzazione del Deposito nazionale – ha affermato Vannia Gava, sottosegretario al ministero della transizione ecologica – deve svolgersi nella massima trasparenza e completezza informativa verso i cittadini, spiegando in modo chiaro i motivi per cui l’Italia, come altri Paesi interessati dalle medesime problematiche, debba farsi carico di una gestione in sicurezza dei propri rifiuti radioattivi. Pertanto – ha concluso – la localizzazione del Deposito nazionale scaturirà solo a valle di una procedura ampiamente partecipativa, che comprende la valutazione concertata di ogni elemento radiologico, territoriale e ambientale utile a selezionare il sito in modo ottimale”.
“Questo percorso – ha commentato Emanuele Fontani, amministratore delegato di Sogin – si colloca all’interno della prima consultazione pubblica in Italia su un’infrastruttura di rilevanza nazionale, che consentirà al Paese di chiudere il ciclo del nucleare italiano e di ottimizzare in modo sostenibile e sicuro la gestione dei rifiuti radioattivi, fra i quali quelli prodotti ogni giorno nella medicina nucleare, nell’industria e nella ricerca scientifica”.
In occasione del seminario nazionale verranno approfonditi diversi temi, legati al deposito, con particolare riferimento alla rispondenza delle aree individuate nella Cnapi, ai requisiti internazionali e a quelli nazionali. Saranno illustrati, inoltre, gli aspetti relativi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente, e i benefici economici e di sviluppo territoriale collegati alla realizzazione dell’opera e alle misure compensative previste.
Il seminario si articolerà in nove incontri, trasmessi in diretta streaming sul sito seminariodepositonazionale.it. Oltre alle sedute plenarie di apertura e chiusura sono programmate sette sessioni di lavoro, una nazionale e sei territoriali, che interesseranno le aree potenzialmente idonee presenti nelle regioni coinvolte: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna. Tutto si concluderà il 15 dicembre con la pubblicazione del resoconto complessivo dei lavori che termineranno il 24 novembre.
A seguito della pubblicazione degli atti, si aprirà la seconda fase della consultazione pubblica, della durata di trenta giorni, durante la quale potranno essere inviate eventuali ulteriori osservazioni e proposte tecniche finalizzate alla predisposizione e alla pubblicazione della Carta nazionale aree idonee. Al termine di questa fase le Regioni e gli enti locali potranno esprimere le proprie manifestazioni d’interesse, non vincolanti, ad approfondire ulteriormente l’argomento.