Da oggi si presentano le liste. Praticamente pronte tutte quelle dei piccoli comuni, ancora da definire nei dettagli quelle dei grandi. Sono destinati a finire così, almeno per ora, gli psicodrammi collettivi degli ultimi due mesi, che hanno visto la partecipazione alla commedia dei vertici provinciali delle forze politiche, incapaci di dettare la linea anche perché una linea non ce l’hanno neanche loro.
Le situazioni più imbarazzanti a Montefiascone e Vetralla, dove ancora in queste ore si stanno decidendo le alleanze e i nomi dei candidati da inserire nelle squadre.
A Montefiascone è ormai certificata la spaccatura del centrodestra: da una parte l’asse Leonardi-Fratelli d’Italia con Orietta Celeste candidata a sindaco e dall’altra Danti, che si fa portare dalla Lega dopo aver tentato invano di farsi incoronare dal Partito democratico. Strada facendo ha trovato anche l’appoggio di Massimo Paolini, il quale ha rotto con la lista di Leonardi dopo aver appreso che il candidato a sindaco non sarebbe stato lui. Il centrosinistra, o meglio il Pd panunziano, sta tentando invece fino all’ultimo di raggiungere un accordo con il Patto civico. Secondo alcune fonti la quadratura del cerchio è stata già trovata, secondo altre si tratterebbe di un’intesa talmente debole che potrebbe saltare anche all’ultimo momento. La verità, definitiva, la si conoscerà venerdì o addirittura sabato mattina. Di sicuro, la tentazione di andare uniti, di fronte alla spaccatura del centrodestra è tanta: nessuno vuole continuare a mangiare pane e “cicoria”. Il problema è che non è facile mettere d’accordo teste e cervelli che ragionano in maniera diametralmente opposta gli uni dagli altri.
La novità importante arriva invece da Vetralla: alla fine la Lega di Gidari ha infatti accettato di far entrare in lista anche il figliol prodigo Giulio Zelli di Fratelli d’Italia. Lista unica dunque, tutti a sostegno di Sandro Aquilani, lo stesso che sempre tutti avevano detto che non avrebbero mai appoggiato. Sul fronte centrosinistra sembra invece definitiva la spaccatura tra Passione civile e il Pd della premiata coppia Tosini-Postiglioni. La base del Pd sarebbe molto scontenta e molti potrebbero non andare alle urne o votare scheda bianca.
Situazione al cardiopalma anche a Vasanello: qui si prospettano due liste, una di centrodestra capeggiata dal vicesindaco uscente Luigi Stefanucci e una di Fratelli d’Italia intenzionati ad andare alle urne sotto mentite spoglie: quelle di un candidato, Igino Vestri, per un certo periodo iscritto a Forza Italia, ma considerato fondamentalmente di destra che più destra non si può.
Infine, una citazione la merita Orte, dove il Pd si presenta spaccato in tre parti: quella che appoggia Primieri, quella che confluirà nella lista di Cinque Stella e quella che ufficialmente ha detto che non andrà a votare, anche se nessuno ci crede. Due invece le liste di centrodestra.