Confusione senza precedenti, a Vetralla e Montefiascone, a due giorni dalla presentazione delle liste. Vincono le spaccature come conseguenza di personalismi e opportunismi in un contesto dove la politica appare totalmente assente. Tutti contro tutti in una sorta di guerra tra bande al di là degli schieramenti tradizionali e delle forze politiche di destra o sinistra che siano. Al netto di eventuali ricompattamenti dell’ultima ora, evidentemente funzionali (se ci saranno) a mettere insieme cartelli elettorali con la speranza di vincere, ma senza alcuna visione di amministrazione, il panorama è desolante. Come giudicheranno tutto ciò gli elettori?
A Vetralla, nel centrodestra, sono in corso grandi manovre per cercare di far confluire Zelli nella lista di Aquilani e Gidari. Nel tentativo di portare a casa il risultato è sceso in campo lo stesso Mauro Rotelli, convinto che diversamente la sconfitta per Fratelli d’Italia sarebbe assicurata. Ci sono dei problemi, però. La lista che candida a sindaco Sandrino Aquilani è stata già quasi tutta composta e non è facile far fare un passo indietro ai candidati a consigliere a cui è stata data la parola. Sembra che di ciò sia convinto soprattutto Giovanni Gidari, per nulla intenzionato ad assecondare l’atteggiamento “opportunistico” di Fratelli d’Italia, che chiedono di allearsi solo perché hanno paura di perdere. Vedremo cosa accadrà nelle prossime. Non va meglio nel centrosinistra, dove, a parte la spaccatura tra Pd e Passione civile, è scontro all’interno dello stesso Pd. Nonostante la discesa in campo di Flaminia Tosini, sarebbero molti quelli pronti a defilarsi.
A Montefiascone va anche peggio. Nel centrodestra sembra ormai certa la candidatura di Orietta Celeste, ma Massimo Paolini, sentitosi usurpato dell’investitura, avrebbe già sottoscritto patti con Andrea Danti, il candidato della Lega. Nel centrosinistra invece, dopo il passo indietro dell’avvocato Luca Paoletti, sembra destinata a saltare l’ipotetica intesa tra Pd e Patto civico. Al momento quindi sul colle si profilano quattro liste.
Certo è che, indipendentemente dal risultato finale, in questa situazione sia a Vetralla che a Montefiascone (ma lo stesso ragionamento vale anche per Orte), il vincitore, chiunque sarà, rappresenterà solo una piccola parte del paese (20-30 per cento della popolazione), circostanza che consegnerà giunte già in partenza prive di sostegno popolare. Certo, governeranno, ma è molto probabile che lo faranno male.