Centrodestra unito a Vetralla, ma spaccato a Montefiascone. Salvo sorprese in zona Cesarini, è questa la situazione cristallizzata nelle ultime ore sulle liste in campo alle prossime amministrative.
“A Vetralla – commenta la Lega – un centrodestra unito diventa esempio di responsabilità per tutta la provincia e oltre.
Il grande lavoro svolto dai coordinatori provinciali, che hanno saputo trovare nell’esperienza di Sandrino Aquilani, di Giovanni Gidari e di Giulio Zelli gli interpreti della volontà popolare, ha permesso di cogliere un risultato ritenuto difficile e insperato. Sandrino Aquilani, candidato a sindaco, ringrazia il senatore Fusco e il segretario provinciale della Lega Stefano Evangelista, il deputato di FdI Mauro Rotelli e il segretario provinciale di FI Andrea Di Sorte per aver dato vita a questo processo di unificazione dei tre simboli che rappresentano la maggioranza dell’elettorato italiano”. Tutto bene quel che finisce bene. La speranza è che la fusione non si riveli fonte di problemi come sta avvenendo a Viterbo. Di sicuro, le elezioni il centrodestra può considerarle però quasi vinte vista la spaccatura del centrosinistra, che si presenta con due liste: quella del Pd con Flaminia Tosini e quella di Passione Civile con l’assessore uscente Sandro Costantini.
Il miracolo vetrallese non è riuscito a Montefiascone, dove, di fronte alla ritrovata (apparentemente) unità del Pd e del M5S, si è tentato nelle ultime ore di trovare un accordo per evitare la spaccatura delineatasi con la lista Danti e quella che candida Orietta Celeste. Per riuscire nell’impresa si è cercato di individuare un terzo nome, ma alla fine niente. L’accordo non c’è stato. La sinistra e il Movimento 5 Stelle candidano invece la panunziana Giulia De Santis, il Patto Civico è così ritornato sui suoi passi ma la coabitazione col Pd non si annuncia per niente semplice.