• Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • YouTube
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Home » Italia » Inattuali, noi? Accettiamo la sfida. L’esempio ci viene da uomini come Sturzo e Moro

Inattuali, noi? Accettiamo la sfida. L’esempio ci viene da uomini come Sturzo e Moro

26 Agosto 2021

Da ildomaniditalia.eu, riprendiamo e pubblichiamo l’articolo di Giuseppe Davicino

Se la cultura politica dei cattolici democratici punta a reggere la sfida, provando ad essere ancora significativa, non può sottrarsi al rischio di esser considerata inattuale. Bisogna accettare il rischio di trovarsi nella classifica di quanti, per la pubblica opinione, sono  fuori dallo spirito del tempo. Allora urge pensare che proprio dalle macerie può rinascere un pensiero e una prassi politica adeguata.

Giuseppe Davicino

Le riflessioni di Giorgio Merlo, questa volta sul ritorno delle culture politiche, vanno sempre dritte al punto.

La nostra tradizione politica ha dato il meglio di sé proprio nelle fasi in cui ha saputo contribuire a sciogliere nodi politici in apparenza inestricabili. Questo non lo si può mai fare andando a rimorchio della storia, ma interpretandola e cercando di anticiparla.

Se i cattolici democratici nelle varie stagioni avessero posizionato comodamente le loro vele nella direzione del vento che soffiava, ben difficilmente avrebbe potuto esserci l’esperienza del Partito Popolare di Sturzo, meno che mai l’elaborazione progettuale sotto il ventennio fascista che contribuì a far sorgere una forma di stato in radicale discontinuità con i regimi totalitari di allora e un modello economico per certi versi originale.

Successivamente, se da De Gasperi a Moro non fosse prevalsa una linea tutt’altro che scontata all’epoca, molto scomoda e subissata di critiche verso chi la intesseva, di laicità e di moderazione, contro le pressioni maccartiste,e contro le pressioni clericali a cui si contrappose la cultura delle alleanze, quindi contro le pressioni  negli anni di piombo per una deriva da stato di polizia, cui si contrappose una risposta ferma ma senza nessuna menomazione dello stato di diritto, il ruolo della nostra tradizione politica non avrebbe potuto essere quello che è stato.

Se questo è vero allora credo che l’invito ai cattolici democratici a non aver paura di essere fuori moda, di tornare a disturbare, possa esser tradotto nella volontà di contribuire a farsi carico di una nuova mediazione fra capitalismo attuale, dell’industria 4.0 e della sorveglianza, e democrazia.

Dopo il crollo del comunismo, nonostante i lungimiranti moniti della Chiesa di Wojtyla, tale equilibrio è andato dissolvendosi. I poteri reali, finanziari, bio-tecnologici, tecnocratici hanno iniziato a progettare un modello di società che prescinde dalla democrazia, ma anche dal concetto di persona, di diritto naturale, da qualsivoglia forma di umanesimo.

I risultati di tale processo di frantumazione del compromesso fra capitalismo e democrazia abbiamo iniziato a scorgerli dapprima con la crisi del progetto europeo, passato nelle mani delle tradizionali élites economiche e tecnocratiche mitteleuropee, successivamente con una abnorme finanziarizzazione dell’economia a livello globale, parallelamente con l’invenzione occidentale di un altrimenti inesistente (quantomeno come minaccia globale) terrorismo “islamico”, messo in scena per giustificare trent’anni di initerrotte guerre nel Grande Medio Oriente.

I suddetti risultati li vediamo molto più nitidamente ora che una ristretta regia globale sembra voler indirizzare le democrazie occidentali attraverso sempre nuove emergenze verso approdi che difficilmente si conciliano con la libertà e lo stato di diritto.

Dunque, se la nostra cultura politica vuole continuare ad essere significativa non può sottrarsi al rischio di esser considerata inattuale, fuori dallo spirito del tempo, pur di riaffermare la necessità di un nuovo umanesimo. Si tratta di trovare il modo per rappresentare le istanze di giustizia dei molti, dei popoli, della classe media, ai tavoli veri, non certo quelli istituzionali purtroppo, dove si compiono le scelte decisive riguardo ai futuri modelli di società e di economia.

La nuova mediazione fra centri di potere che comandano de facto il mondo e la democrazia esige forze politiche che sappiano aggiungere punti all’agenda globale che non sono stati previsti da quelle  élites e di toglierne o modificare altri che sono stati previsti. Esige di superare il rapporto di supordinazione oggi esistente fra politica e i nuovi centri decisionali globali finanziari, digitali, bio-tecnologici.

In mancanza di ciò (ma servono interpreti che sappiano perlomeno distinguersi pubblicamente dalla narrazione unica, che siano dotati di autonomia politica, culturale e di giudizio) non solo i cattolici in politica sono destinati a una prolungata insignificanza, ma si rischia la complicità con ciò che sta avanzando nel mondo.

Se non ci si arma di coraggio, di saggezza e di lungimiranza tempestivamente, mettendo in gioco e facendo fruttificare la nostra cultura politica, questa generazione di cattolici in politica avrà in comune con quelle precedenti solo il fatto di dover ricostruire dalle macerie e dalle devastazioni in arrivo, senza aver credibilmente provato neanche a scongiurarle.

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
« Previous Post
Next Post »
Articoli recenti
  • L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
  • Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
  • L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
  • L’intervento di Giuseppe Fioroni al convegno “L’appello di Sturzo, tra progressisti e conservatori”.
  • Fioroni: “Costruire la fratellanza per sperare in un futuro migliore”
  • Il 18 dicembre incontro del Centro Studi Aldo Moro: “Osare la Pace, vivere la Fratellanza”
  • Morte di Nando Gigli, Fioroni: “Un amico che sapeva investire nei giovani”
  • Calenda e Renzi, l’imperativo dell’unità in vista delle elezioni europee
  • Fioroni fa il pontiere al centro e lancia la formazione Tempi Nuovi
  • Autonomie, unità, transizione. Le conclusioni di Fioroni all’incontro di Tempi nuovi (video-2)
  • Autonomie, unità, transizione. L’intervento di Fioroni all’incontro di Tempi Nuovi (video-1)
  • Napolitano, uomo delle istituzioni e autorevole interprete del rinnovamento della sinistra
  • Camaldoli porta allo scoperto l’esigenza di una nuova politica d’ispirazione cristiana
  • La sinistra sceglie Cappato, anche per questo i popolari devono tornare uniti
  • A Roma il convegno di Tempi Nuovi: Autonomia, Unità, Transizione
  • Fioroni al dibattito “Palla al Centro” promosso da Italia Viva
  • Morte Moscatelli, Fioroni: “È stato maestro di vita”
  • Francesco Verderami a colloquio con Giuseppe Fioroni, “Tempi nuovi per l’Europa, nel segno di De Gasperi”
  • Il ritorno in campo dei Popolari: “Noi, catalizzatori di questo ceto medio disarticolato”
  • Fioroni punta alle Europee con il nuovo centro. I “Popolari uniti” corteggiano FI, Calenda, Renzi e Moratti
Menù
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Meteo

booked.net

Contatti

www.ilviterbese.it

Redazione | Contatti

info@ilviterbese.it

redazione.ilviterbese@gmail.com

GALLERY
L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
Editore: Centro Studi Aldo Moro C. F. 90122270565
Registrazione Tribunale di Viterbo n. 1 del 5 Giugno 2018 | Copyright © 2018 - Il Viterbese.it - All rights reserved
Scroll to top
Skip to content
%d
    Open toolbar Accessibilità

    Accessibilità

    • Aumenta TestoAumenta Testo
    • Diminuisci TestoDiminuisci Testo
    • Scala di GrigioScala di Grigio
    • Più ContrastoPiù Contrasto
    • NegativoNegativo
    • Sfondo BiancoSfondo Bianco
    • Evidenzia LinkEvidenzia Link
    • Testo LegibileTesto Legibile
    • Reset Reset
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok