Indagini a tutto campo per cercare di fare luce sull’esplosione della molotov in pieno centro storico (al civico numero 15 di via Terzo reggimento dei granatieri di Sardegna) avvenuta sabato mattina. Indagano i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Eliana Dolce. Sarebbero stati ascoltati nelle ultime ore alcuni testimoni, in particolare una donna e prende quota la pista di un’azione maturata negli ambienti delle droga, tanto più che all’interno dell’appartamento al momento dell’esplosione si trovava una coppia di giovani di circa 30 anni. Tutti e due sono stati interrogati dai carabinieri che vogliono far luce sul movente del lancio dell’ordigno rudimentale. Tra le ipotesi al vaglio dei militari anche l’estorsione. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle immagini registrate dalle telecamere. Intanto, quanto recuperato sabato sarà inviato a Roma per essere analizzato. Si parla di frammenti dei materiali utilizzati per realizzare l’ordigno: cocci di bottiglia di birra, resti dello stoppino in stoffa gialla usato per l’innesco e il liquido infiammabile impiegato.