Il disegno di una bara accanto al nome del vicesindaco Lillo Di Mauro, minacce di morte al sindaco, ai componenti della giunta e ai loro familiari. E poi una sequela d’insulti. Questo, in sintesi, il contenuto di alcune lettere minatorie recapitate per posta al Comune, e dal cui contenuto emergono odio, violenza, omofobia (Di Mauro è un attivista delle associazioni Lgbt).
Già nei mesi scorsi erano arrivate in Comune lettere dello stesso tenore, tutte puntualmente segnalate all’autorità giudiziaria e su cui sono in corso le indagini di rito.
Vittorio Sgarbi, che adesso annuncia di sollecitare i vertici delle Forze dell’ordine per chiedere indagini accurate, commenta: “Scoveremo questi balordi privi di ogni minima dignità umana. Siamo certi che risponderanno davanti alla giustizia di questi atti criminali”.