Può succedere solo a Viterbo che in Comune si dimentichino di aprire il parco dove sta per arrivare il sindaco che deve inaugurarlo. E sempre solo a Viterbo può succedere che lui, il mitico Giovanni Arena, arrivato in scooter, invece di incazzarsi con chi di dovere, si faccia portare un martello per rompere il lucchetto.
Uno, due, tre colpi, ma niente. Lucchetto e catena sono resistenti e non si spezzano, alcuni tra il pubblico accorso sul posto per assistere alla cerimonia si offrono volontariamente per cercare di risolvere l’imbarazzante situazione, ma è tutto inutile. Il cancello non si apre. Siamo a San Martino e il parco è quello in via del Colle da oggi intitolato a Norma Corsetto. La messa in scena va in onda per cinque minuti fino a quando tra la folla non spunta il proprietario di un terreno confinante. Ha anche le chiavi del parco, dove è autorizzato a passare proprio in funzione del fondo di cui è titolare. A quel punto, tutti dentro e la cerimonia può avere inizio tra l’ilarità dei più e le occhiatacce di altri.
Arena anche stavolta trova il modo di conquistare le prime pagine dei giornali. E poco importa, secondo la sua filosofia, se la città avrà a che ridire. Di Arena parlatene, anche male, purché ne parliate.