Ha dell’incredibile, secondo quanto riportato stamattina dal Messaggero sulla base delle motivazioni scritte dal giudice nell’ordinanza con cui vengono disposti i provvedimenti cautelativi nei confronti del presidente della commissione, il meccanismo “criminale” attraverso cui sarebbero stati fatti vincere i candidati indicati dalla politica presentatisi al concorso di Allumiere. Il presidente della commissione, Andrea Mori, avrebbe infatti fatto in modo che i prescelti (una ventina) la mattina dell’esame scegliessero la busta contenente una batteria di test le cui risposte erano state agli stessi precedentemente fornite.
“Nel periodo a partire dal maggio 2020 sino a dicembre dello stesso anno – scrive il giudice Giuseppe Coniglio – Mori provvedeva ad intrattenere contatti telefonici con 20 dei candidati che risulteranno idonei, ai quali rivelava il contenuto dei test”. Ma come? Mori avrebbe prima avuto le risposte esatte di una delle batterie (la numero 2) dalla Studio Staff di Roma che si è occupata di svolgere le preselezioni.Successivamente avrebbe fatto in modo di rendere riconoscibile la busta contenente quella specifica batteria e non altre tramite due timbri meno distanziati rispetto a quelli apposti sulle altre buste. Tutto questo “condito” dalla suddivisione dei candidati in sette gruppi “secondo criteri di convenienza” (parole del giudice). Risultato: il giorno dell’esame (16 luglio 2020) la commissione predispone le buste facendo in modo di rendere riconoscibile la numero 2. Il gruppo “fortunato” che la scelse era composto dai vincitori eccellenti ed è quello con il maggior numero di candidati idonei.
Gli inquirenti stanno cercando ora di scoprire se Mori era venuto in contatto con i candidati prescelti grazie a segnalazioni arrivate dal livello politico. E’ in questa ottica che sono stati sequestrati nei giorni scorsi i telefonini di 38 di loro. Fari puntati sul sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, all’epoca impiegato presso la presidenza del Consiglio regionale alle dipendenze del presidente Mauro Buschini.