Due progetti per 30 milioni di euro – per la precisione 15 per uno sui quartieri Carmine-Pilastro e altri 15 per un altro su Santa Barbara – sono stati ammessi a finanziamento dal ministero delle infrastrutture nell’ambito del piano di riqualificazione urbanistica (anche detto della qualità dell’abitare). Ammessi a finanziamento non significa che i soldi arriveranno domani, va detto anzi che quasi sicuramente di acqua sotto i ponti ne dovrà passare molta. Si parla insomma di anni: da due a cinque, sempre ammesso (e non concesso) che il Comune riesca entro i prossimi otto mesi a produrre le progettazioni esecutive. L’attuale ammissione al finanziamento riguarda infatti solo l’idea progettuale, valutata dai tecnici del ministero sulla base della sua valenza generale.
Va detto anche che si tratta di finanziamenti in gran parte derivanti dal Fondo nazionale di ripresa e resilienza e che quindi nello stesso programma rientrano tutti i Comuni capoluogo d’Italia e infatti, non a caso, i progetti ammessi a finanziamento sono 271. Ne erano stati presentati 290 e quindi la scrematura si è limitata al minimo indispensabile. Ovviamente, al di là del giubilo espresso dall’amministrazione Arena in queste ore, adesso tutto si giocherà sulla capacità di farsi trovare pronti. Ci riuscirà l’attuale giunta, anche in considerazione del fatto che molto probabilmente non sarà essa (per mancanza di tempo), ma la successiva, a gestite tutto questo potenziale tesoretto? Al momento si sa che l’amministrazione ha 240 giorni di tempo per presentare appunto i progetti esecutivi, mentre ci sono amministrazioni che ce li hanno già belli e pronti e in questo caso i lavori potrebbero partire già nei prossimi mesi, essendo prevista per agosto la comunicazione di questo primo gruppo di Comuni fortunati a cui, si sa già, non appartiene Viterbo.
Nell’erogazione dei fondi, da quanto si apprende, il ministero terrà anche conto della posizione in classifica (Viterbo è al 55° posto per il progetto Carmine-Pilastro e 160° per quello su santa Barbara) e della collocazione geografica dei territori. Dovrebbe essere data la precedenza al Sud. Tutto questo per dire che sì è giusto, come stanno facendo Arena e altri esponenti dell’amministrazione, manifestare gioia e soddisfazione, ma guai a dare tutto per scontato. Come detto, la partita vera si apre da questo momento in poi e non sarà per nulla facile trasformare le parole in fatti. E comunque, di una cosa si può stare certi: a gestire il “bottino” (se “bottino” ci sarà) sarà comunque la prossima amministrazione comunale. Impossibile infatti credere che l’iter si concluda entro il giugno 2023 quando va in scadenza l’attuale giunta Arena.