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Home » Politica » Nel silenzio generale il dramma delle ferrovie ex concesse

Nel silenzio generale il dramma delle ferrovie ex concesse

13 Luglio 2021

Riceviamo e pubblichiamo

Nel silenzio generale dei media, rotto solo dai comunicati fake della Regione Lazio e pubblicati senza battere ciglio dai giornaloni filo-governativi, si sta consumando il dramma delle ferrovie ex concesse, abbandonate ad un destino inesorabilmente segnato. La Roma Lido è passata da 180 corse al giorno prima del Covid a un treno ogni mezzora, e Atac ha limitato le corse da Magliana a Lido Centro, con navette sostitutive per chi vive oltre. La Roma Viterbo ha pressoché dismesso le corse extraurbane ed ha limitato fortemente anche quelle urbane. La Roma Giardinetti, nonostante i comunicati strombazzati da oltre 2 anni da Regione e Comune non è ancora stata trasformata in tram ed è condannata a rimanere in un limbo.

Ma Zingaretti e la sua giunta continuano a annunciare opere di cui non c’è traccia, investimenti da cinque anni che ad oggi sono solo fantasia e, buon ultimo, il passaggio del controllo da Atac alle aziende regionali, ma che slitta di sei mesi in sei mesi. Otto anni di gestione Zingaretti (prima con Civita e poi con Alessandri come assessori) e le ferrovie sono scivolate verso il collasso, oltre le chiacchiere niente! Anziché il rilancio delle ferrovie, c’è stato lo spezzatino delle linee, il degrado del servizio, la mancanza cronica di treni, stazioni inaccessibili, le opere previste ferme da anni.

I comitati pendolari hanno sempre squarciato il velo sull’ignavia della gestione Atac, sull’assenza di investimenti da parte della Regione e sul disinteresse del Comune, proprietario di Atac. Hanno lanciato segnali di allarme, hanno fatto proposte, ma sono rimasti inascoltati. Per non parlare della politica, silente, sia dai partiti di governo che da quelli di opposizione. Le responsabilità sono chiare. Rifondazione comunista supporta l’operato dei comitati pendolari e si unisce alla denuncia dello stato di abbandono: in questo modo si uccide il trasporto pubblicolocale. Serve trasparenza e partecipazione popolare alle scelte e al controllo della gestione. Regione: fuori i soldi degli investimenti ubito! Basta rinvii! Dimissioni dell’assessore e del suo staff per manifesta incapacità.

Partito della rifondazione comunista- Sinistra europea

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