Il caldo gioca brutti scherzi al sindaco di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli, che la scorsa settimana in Consiglio comunale è stato protagonista di un attacco a dir poco violento contro la minoranza.
All’ordine del giorno figuravano la vendita di alcuni immobili comunali, la riqualificazione stradale e del borgo antico e la tassa sui rifiuti, ovvero alcune variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2021-2023. Di fronte alle richieste di chiarimenti presentate legittimamente dall’opposizione, il primo cittadino si è mostrato subito molto, molto nervoso. Anzi, troppo. Toni sarcastici, accuse ai consiglieri di essere poco preparati, puntualizzazioni sul fatto che le risposte richieste erano contenute già nei documenti presentati e protocollati prima della seduta. Fatto sta che la riunione, a porte chiuse ma trasmessa su Youtube, si è trasformata ben presto in un’arena, con lui nei panni del toro inferocito (vedasi la folta barba che ostenta da un po’ di tempo a questa parte), che nessuno si sarebbe aspettato. Il clou è stato toccato sul finale quando ha cominciato ad alzare la voce, a muovere le mani e ad agitarsi come se fosse stato morso da un serpente velenoso.
Tanto nervosismo apparentemente non si si spiega, ma un motivo sicuramente ci sarà. Certo, dopo 12 anni con la fascia tricolore, vissuti come un monarca settecentesco, Romoli non deve aver troppo gradito l’arrivo di questa minoranza che, non facendo altro che il proprio lavoro, chiede trasparenza nelle decisioni che vengono prese.