In un anno 1.269 interventi ispettivi e 232 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale. Scoperti inoltre 185 evasori totali tra imprenditori e lavoratori autonomi completamente sconosciuti all’amministrazione finanziaria (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 273 lavoratori in nero o irregolari.
Sono alcuni dei numeri dell’attività della Guardia di finanza in provincia di Viterbo forniti in occasione delle celebrazioni per il 247° anniversario di fondazione del corpo.
In 12 mesi eseguite indagini che hanno portato alla denuncia di 58 soggetti, per aver commesso reati fiscali, con l’accertamento di una maggiore imposta dovuta all’erario di 11.6 milioni di euro. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è di 2.7 milioni, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria ammontano a 21.6 milioni. Ammontano, invece, a 25 gli interventi eseguiti in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti.
“Nel corso del 2020 – si legge in un comunicato – la Guardia di finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. 141 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 28 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 5 deleghe svolte con la Corte dei conti. Le frodi e gli illeciti scoperti in danno del bilancio nazionale e comunitario si attestano su circa 9 milioni di euro, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 139. Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla magistratura contabile danni per oltre 5.2 milioni, a carico di 29 soggetti, nonché eseguiti sequestri per oltre 19 mila euro in tema di responsabilità amministrativa”.
In materia di spesa previdenziale ed assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 3 controlli, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per 64 mila euro. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, molta attenzione è stata posta nei riguardi di fenomeni di illecita percezione del reddito di cittadinanza. La capillare attività ha permesso di intercettare quasi 700 mila euro indebitamente percepiti, nonché di denunciare 42 soggetti. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva.
In seno al Piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, la Finanza ha portato a termine 4 interventi. Mentre, in relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati, pari a 3.1 milioni, “a testimonianza – commentano le fiamme gialle – di come il segmento sia interessato da condotte oggetto di valutazione tanto delle autorità giudiziarie penali quanto di quelle contabili”.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli è stato pari ad oltre 9 mila euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la pubblica amministrazione sono state 2.
E ancora: 6 soggetti denunciati per riciclaggio e auto-riciclaggio per un valore accertato di 2,5 milioni di euro; 9 contestazioni penali ed una di carattere amministrativo per operazioni del Nucleo di polizia valutaria, che ha passato al setaccio 65 segnalazioni; accertati patrimoni distratti per 439 mila euro nel campo dei reati fallimentari; 22 persone sottoposte ad accertamenti patrimoniali nell’ambito di reati riconducibili ad attività mafiose con sequestri e confische per oltre 2,1 milioni di euro; sequestrati oltre 7.7 milioni dopo 3 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”; eseguiti 649 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai prefetti, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia; non sono mancate attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi volte a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore: 464.000 i prodotti industriali contraffatti e 93.000 i prodotti non sicuri recanti indicazioni non veritiere.
Per quanto riguarda i controlli sul fronte Covd, sono stati denunciati 10 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 9 casi e sottoposti a sequestro 13.557 mascherine e dispositivi di protezione individuale, 487 confezioni e 10 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti).