Come annunciato, non c’è accordo in maggioranza sulla diminuzione delle isole di prossimità e l’estensione della raccolta differenziata. In terza commissione il dibattito arriva a un punto morto (colpa dei maggiori costi che deriverebbero da un’operazione di questo tipo) e adesso le linee guida sul nuovo appalto rifiuti arriveranno in Consiglio senza questa novità.
Ma riuscirà il Comune ad appaltare il servizio di raccolta e smaltimento entro il 31 agosto, quando scade l’appalto ponte? Sicuramente no. Sono tre anni che se ne parla e la situazione non sembra destinata a trovare una rapida risoluzione. Tempo perso insomma, come non manca di far notare l’opposizione, secondo la quale servirà un’altra proroga di almeno 6 mesi, se non un anno.
Ad ogni modo l’unica cosa certa per ora è che sulle isole di prossimità, quand’anche siano diventate ricettacolo dei rifiuti anche chi non abita nelle zone per le quali sono state pensate, non accadrà nulla. D’altra parte, in maggioranza, con l’aria che tira, nessuno vuole inimicarsi anche i residenti delle cosiddette aree agricole, sui quali graverebbero, grazie a un ulteriore aumento della Tari, i maggiori costi della differenziata. Emblematiche le parole di Arena: “Propongo che la riduzione delle isole di prossimità inizi dal 2022 e che tutto sia indicato nel prossimo Pef utile”. Prima di lui aveva preso la parola Santucci: “Non ci sono le condizioni per ridurre nel 2021 le isole di prossimità. Stiamo scrivendo linee guida che dureranno sei anni: bisogna fare le cose per bene”.
Come al solito, nulla cambia e i problemi vengono rimandati.