Lo sapevate che nel bilancio del Comune di Viterbo figurano residui attivi per oltre trenta milioni di euro? Si tratta, per la precisione, in gran parte di crediti non riscossi relativamente a imposte e balzelli vari come Imu, Tarsu e Irpef o addirittura contravvenzioni elevate dalla polizia municipale. Presenti inoltre somme vantate verso altri enti locali, come ad esempio i Comuni che conferiscono i rifiuti a Monterazzano.
Di tutto ciò si è parlato stamattina in II commissione, convocata alla presenza del nuovo assessore Alessandro Alessandrini per discutere il bilancio consolidato del 2020.
“In riferimento alla gestione dei residui – dicono i revisori – si rileva che l’anzianità di alcuni di essi evidenzierebbe criticità in ordine alla riscossione dei crediti. Sul punto si raccomandano azioni di recupero più celeri e incisive, costanti e continue, anche attraverso operazioni straordinarie ed escussioni di garanzie prestate ancorché utili all’incasso dei crediti vantati, atteso che i crediti non incassati fanno perdere nel tempo il requisito dell’esigibilità agli stessi”.
Un’altra curiosità riguarda l’avanzo di amministrazione, cioè i soldi non spesi, che Arena nelle settimane scorse aveva detto di voler dirottare principalmente alla sistemazione delle strade. Bene, contrariamente a quanto annunciato dal sindaco, che aveva parlato di circa otto milioni, si è scoperto che la somma effettivamente a disposizione non arriva neanche a 5 milioni. Ora, posto che negli enti pubblici la presenza dell’avanzo non è mai un fatto positivo, perché essa sta a significare che non si è riusciti a fornire ai cittadini tutti i servizi propri dell’ente nonostante la disponibilità delle risorse, sorgono a questo punto subbi sulla reale capacità dell’amministrazione Arena di spenderli nei prossimi mesi come promesso dal sindaco. D’altra parte, è dimostrato che Palazzo dei Priori, in questi ultimi anni, non sembra capace di appaltare lavori e servizi, e questo è un male per tutti.
Dal canto suo, il nuovo assessore ha cercato di gettare acqua sulle polemiche: “Non è facile spendere i soldi, ci sono troppi vincoli”. Il che è anche vero, ma allo stesso tempo è pure vero che in Comune serve gente, sia tra i politici che tra i dirigenti, che lavori veramente. Cioè che non vada in ufficio solo nel tempo libero.