I Comitati per l’acqua pubblica scendono in piazza domani alle 17.30 con una manifestazione sotto la Prefettura.
La manifestazione è stata indetta “per cambiare il modello di gestione del nostro servizio idrico perché l’acqua appartiene alla comunità. Per respingere il tentativo di Talete di cedere il 40% del capitale sociale. Per fermare gli aumenti indiscriminati delle tariffe idriche. Già oggi – si legge in una nota – le bollette dell’acqua sono esose e l’arsenico arriva nei nostri rubinetti, condizione che potrebbe peggiorare con l’arrivo di operatori economici che non solo dovranno recuperare quanto speso per l’acquisizione del 40% del capitale sociale ma che vorranno anche ottenere un utile certo da questo investimento. I sindaci, per non assumersi alcuna responsabilità, lasciano mano libera alla Talete”.
Occorre cambiare rotta, sostengono i comitati, “perché l’acqua è un bene di tutti e deve essere pubblica e non in mano a società di diritto privato che perseguono il loro interesse economico”. E ancora: “a dieci anni dal referendum nel quale la maggioranza del popolo italiano disse no a chi voleva privatizzare il ciclo delle acque e dopo l’approvazione della legge regionale 5/2014, è inaccettabile che Talete e i sindaci soci decidano di cancellare il voto degli italiani pubblicando un bando mirato a consentire a non meglio identificati operatori economici di acquistare il 40% del capitale sociale. Chiediamo alle forze politiche e ai Consigli comunali di non essere complici dell’arroganza di questa gestione e di rispettare quanto i Consigli comunali stessi avevano deciso, ossia che l’acqua non può essere privatizzata.
Affinché l’acqua non sia più in mano ad una spa ma torni ad essere gestita dalla comunità a cui appartiene, tutti in piazza del Plebiscito a Viterbo il 4 giugno alle 17.30″.