L’arrivo dell’alta velocità a Orte fa rinascere le speranze del comitato che si batte per la riapertura della ferrovia Civitavecchia-Orte, secondo il quale spetta ora alla politica imprimere al progetto la dovuta accelerazione. Sono d’altra parte numerosi – dice Raimondo Chiricozzi – i segnali incoraggianti, giunti negli ultimi tempi, da non lasciarsi sfuggire.
“La fermata dell’alta velocità – nota Chiricozzi – è la notizia più importante, l’ultima per ordine di tempo, ma non vanno dimenticati l’illuminazione del ponte di Ronciglione e il collegamento dell’Interporto Centro Italia con le linee ferroviarie Orte-Ancona e Roma-Firenze-Bologna-Milano. Da quest’ultimo in particolare deriveranno effetti benefici al trasporto merci nell’intero bacino del Centro Italia. Orte ritrova insomma una sua importanza strategica. Tante le iniziative organizzate in questi anni dalle associazioni e dal comitato per giungere al riequilibrio del territorio e alla realizzazione dell’area Tuscia-Etruria-Umbria”.
“Ora occorre però spingere perché le scelte della politica – conclude Chiricozzi – compiano un altro passo importante per ridare sviluppo al Viterbese e al Centro Italia e cioè la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte a tutti i servizi: merci, viaggiatori e turistici. Si tratta della tratta ferroviaria mancante della Civitavecchia-Orte-Terni-Ancona; il congiungimento che serve per avvicinare i due mari, il Tirreno e l’Adriatico; l’unica soluzione idonea per il trasporto merci. Vanno definitivamente vinte le rimanenti piccole resistenze che la stanno ritardando l’obiettivo, nonostante sia evidente a tutti la loro infondatezza. Siamo comunque ottimisti: c’è ora una maggiore sensibilità su questi temi che vanno affrontati con urgenza; è quindi inevitabile anche la riapertura della ferrovia”.