Il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, ribadisce che il Comune, dopo il parere pro veritate dell’avvocato di Tarquinia Stefano Trippanera, sta valutando la possibilità di annullare il concorso finito al centro della bufera per l’assunzione di 44 persone in vari enti della provincia di Roma, in particolare presso il Consiglio regionale. Come si ricorderà, a molti, e alle stesse Procure di Civitavecchia a Roma che hanno aperto indagini, è apparso alquanto sospetto il fatto che tra gli idonei che hanno firmato i contratti di lavoro figurino molti militanti politici, portaborse di personaggi più o meno importanti riconducibili al Pd, ma anche alla Lega e al M5S.
Pasquini ha confermato che il Comune sta lavorando per annullare il concorso durante l’audizione in commissione trasparenza presieduta da Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia. Bersagliato dalle domande dell’opposizione, anche perché all’epoca dei fatti lui era anche funzionario dell’ufficio di presidenza, ha rigettato le accuse mossegli, ma nulla ha potuto ribattere quando gli sono stati sollevati dubbi sull’opportunità politica di attingere dalla graduatoria di un Comune il cui sindaco lavorava all’interno del Consiglio regionale: “Lei è sindaco ed era dentro l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale – ha detto la consigliera Francesca De Vito del M5S -. E lei era dentro l’ufficio anche quando è stato modificato il regolamento per assumere tramite il concorso del suo Comune. Io di ciò analizzo le conseguenze politiche”.
“La commissione – ha invece rimarcato Chiara Colosimo – andrà avanti per fare chiarezza su una vicenda che ha gettato tantissimo discredito sulla Regione”.