E vissero tutti e felici e contenti? Con l’arrivo di un “forestiero” nel settore chiave dell’amministrazione, le premesse sicuramente non sono delle migliori dal punti di vista del principio perché è come ammettere che Viterbo non è in grado di autodeterminarsi in autonomia, il che getta inevitabilmente una luce inquietante sulle capacità di chi ci governa. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire e così la pensa soprattutto il sindaco Arena, che, più realista del re e come sempre dispensatore di ottimismo anche di fronte al cataclisma, si dice felicissimo (lo testimonia chi ci ha parlato) della scelta di un tecnico capace e competente.
Ma gli altri? Effettivamente, al momento si dicono tutti d’accordo con la decisione leghista, ma i retroscena raccontano allo steso tempo di vari mugugni (eufemismo). Sia in casa della stessa Lega, ma anche e di più negli alleati, i quali, con l’insediamento di un cane da guardia a difesa dei conti pubblici, avranno sicuramente meno margini di manovra e di “intruglio”.
Insomma, tranquilli, nei prossimi mesi se ne vedranno delle belle. Lo spettacolo è solo all’inizio.