La Asl prende in carico un collaboratore amministrativo professionale a comando (cioè in servizio presso un’altra azienda sanitaria) nonostante sia ancora vigente una graduatoria da cui si sarebbe potuto (e dovuto) attingere. La “singolarità” non è passata inosservata alla Confael, il cui segretario, Egidio Gubbiotto, parla di ennesima situazione poco chiara a discapito di quanti, nonostante siano risultati idonei al concorso locale, aspettano ancora di essere chiamati.
“Ci troviamo, nostro malgrado – dice Gubbiotto – ancora una volta a discutere delle decisioni che questa azienda intraprende sul piano del fabbisogno di personale. Con deliberazione n° 1185 del 21.05.2021 è stato dato l’assenso per un comando in entrata appannaggio di una figura professionale denominata collaboratore amministrativo professionale categoria D. Nella delibera si prende atto della nota n° 31189 del 21.04.2021 che favorisce il comando ‘stante la necessità di servizio ed in presenza di posti vacanti di collaboratore amministrativo professionale categoria D‘. Ricordiamo all’azienda che risulta ancora attiva e aperta una graduatoria proprio per questo profilo e che tale figura deve essere reperita da questa graduatoria e non da incarichi a comando”.
“Restiamo interdetti – conclude Gubbiotto – di come la Asl sperperi denaro pubblico con un comando semestrale al costo di 17.321 euro, quando, stabilizzando il proprio personale interno, che risulta in graduatoria, risparmierebbe moltissimo. Sembra a questa organizzazione sindacale che l’azienda, invece di favorire il merito e la legalità a vantaggio di tutti quei dipendenti che hanno svolto regolare concorso in data 30.12.2020, favorisca sempre situazioni poco chiare e molto discutibili. Infatti, sembrerebbe che il comando riguardi la figlia di una nota sindacalista aziendale. Restiamo in attesa di una modifica della delibera in oggetto, chiedendo una risposta alla direzione aziendale, fermo restando che siamo pronti ad intraprendere tutte le azioni legali del caso”.