
Tre risse in centro nella giornata di sabato, tra il pomeriggio e la nottata, e tra residenti e commercianti torna la paura. Meno male che, così aveva assicurato il sindaco Arena, la situazione era sotto controllo dopo il vertice in Prefettura, durante il quale è stato deciso di potenziare i controlli, e dopo l’ultima ordinanza anti-bivacco firmata giovedì.
Il fatto è che il problema non sono i controlli, e infatti polizia e carabinieri presidiano la zona con costanza, ma l’assenza di adeguate politiche volte a fronteggiare il degrado. Politiche che dovrebbero essere attuate dall’amministrazione comunale. Parliamo di degrado in tutte le sue sfaccettature e quindi si parla della necessità di intervenire in maniera preventiva, più che repressiva, fornendo strumenti e servizi per togliere la gente dalla strada, o per evitare il più possibile che si ubriachi dove capita o che si prenda a pugni in faccia come se si trattasse di un passatempo. Il problema a Viterbo è questo: ci sono sempre meno opportunità in grado di distogliere i giovani dalla strada. E non è solo una questione di stranieri, è soprattutto un fatto di mentalità.
Se è vero che che certi comportamenti sono figli dei tempi, è anche vero che Viterbo nulla fa per cambiare. Arena e la sua sgangherata maggioranza dovrebbero cominciare a ragionare di ciò, piuttosto che rincorrere di volta in volta vertici in Prefettura e invocare il potenziamento dei servizi di vigilanza. A proposito: visto che un po’ di vigili, rispetto al passato, sono stati assunti, come vengono organizzati i turni della polizia locale?