Richiamo del vaccino Pfizer a 35 giorni giorni, non più a 21, per garantire una copertura maggiore della popolazione visto che non ci sono ancora dosi a sufficienza. Nel Lazio, come si sa, la decisione è stata già presa (è stato annunciato che si parte da lunedì 17 maggio) seguendo le indicazioni del commissario Figliuolo, ma è polemiche dopo l’intervento della stessa Pfizer, secondo la quale resta consigliabile la somministrazione a tre settimane dal momento che le evidenze scientifiche di cui si dispone al momento sono solo quelle relative a questo arco di tempo.
Ciò nonostante l’assessore alla salute della Regione, Alessio D’Amato, difende la strategia. Intervenendo nel programma 24 Mattino su Radio 24 ha anche indirettamente risposto a Pfizer: “Le parole della direttrice sanitaria di Pfizer non mi sorprendono, l’oste è normale che dica che il suo vino è buono. Il problema qui è di ordine di sanità pubblica per avere un duplice obiettivo: aumentare la platea dei soggetti vaccinati dove sostanzialmente non cambia l’efficacia della protezione, perché noi abbiamo oramai sperimentazioni sul campo condotte su migliaia di utenti in cui già dopo la prima dose la protezione è già oltre l’80%. Credo che in una situazione come quella attuale, ancora di transizione come questo mese di maggio, in cui non abbiamo ancora tutte le dosi, perché nonostante gli sforzi encomiabili del generale Figliuolo le avremo a disposizione solo a giugno, io penso che la strategia di aumentare la platea è una strategia importante. Io posso solo dire che ieri per quanto riguarda il Lazio dopo sette mesi abbiamo avuto il tasso più basso di numero di casi positivi giornalieri per cui vuol dire che la direzione è quella giusta”.
Forte di questa convinzione, D’Amato annuncia anche l’apertura delle prenotazioni per la fascia 52 e 53 anni (nati nel 1968 e nel 1969) dalla mezzanotte di venerdì 14 maggio sul portale salutelazio.it.