Discarica di Monterazzano: in attesa dell’udienza del 26 maggio – fissata per discutere il ricorso del Comune contro l’innalzamento dell’invaso autorizzato dalla Regione per consentirvi il deposito di altri 275 mila metri di rifiuti – il Tar del Lazio ha respinto l’istanza presentata da Ecologia Viterbo, che lo stesso invaso voleva (e vorrebbe) invece portarlo addirittura a 600 mila metri cubi.
Una buona notizia, quella data dai giudici amministrativi, per quanti non vogliono che Viterbo si trasformi nella pattumiera del Lazio. Notizia peraltro di buon auspicio proprio in vista dell’appuntamento del 26.
In particolare, Ecologia Viterbo, con il ricorso respinto, aveva chiesto l’annullamento della determina regionale che, dopo la richiesta di ingrandimento della discarica presentata nel 2017, aveva autorizzato solo 275 mila metri cubi in più di rifiuti, malgrado le valutazioni positive emerse da una precedente valutazione di impatto ambientale. Con l’azione legale l’azienda sosteneva tra l’altro l’incongruenza della limitata autorizzazione poiché “Viterbo sopperisce anche ai bisogni del sub ambito di Roma, in cui come è noto manca un sito di smaltimento e certamente i siti di trattamento non sono sufficienti e non è credibile dunque ipotizzare che il problema, compresa l’attivazione del sito, possa esser risolto nei prossimi due anni”.
Adesso la partita decisiva sarà quella del 26 maggio, dove giocheranno un ruolo importante le analisi che il Comune dovrà presentare circa la presenza fuori norma di alcune sostanze inquinanti. Al centro del dibattito la possibilità, o meno, di dimostrare che esse derivino proprio dalla presenza della discarica.