Si va verso l’annullamento della graduatoria del concorso di Allumiere attorno al quale ruota la presunta concorsopoli alla Pisana e in altri Comuni dell’area metropolitana. Infatti, secondo l’avvocato tarquiniese Stefano Trippanera, incaricato dal sindaco Antonio Pasquini di redigere un parere pro veritate, “la procedura concorsuale risulta viziata e l’amministrazione dovrà valutare la percorribilità di un annullamento, anche in autotutela, degli atti che ne sono conseguiti…”.
Il parere di Trippanera, che non entra in alcuna valutazione politica, è stato espresso solo sulla base degli aspetti tecnici del bando e degli ammessi alle prove, facendo con ciò riferimento all’anomalia degli oltre 100 idonei come segnalato da più parti. In particolare, “la commissione non poteva modificare di sua spontanea iniziativa le previsioni del bando”, laddove “la giurisprudenza amministrativa è sempre stata univoca nel considerare le clausole del bando di concorso come vincolanti per l’amministrazione”. Di fatto, dovevano passare la prova preselettiva i primi venti classificati, oltre ai pari merito del ventesimo; ovvero coloro che avessero conseguito un punteggio minimo di 21/30. Nella corretta interpretazione del bando, secondo il legale, non si poteva derogare da questi due principi. Anzi, “nel caso in cui il punteggio di 21/30 fosse stato raggiunto da un numero inferiore a venti, l’ammissione sarebbe dovuta essere limitata a quest’ultimi, sebbene di numero inferiore a venti”.
La graduatoria degli ammessi alle prove successive al concorso risulta, quindi, viziata per contrasto con le previsioni del bando e lo stesso Pasquini ora è stato costretto ad ammettere l’errore. Trippanera, nel motivare il doppio errore nell’approvazione dell’elenco degli idonei, dichiara che, con molta probabilità, la commissione è stata indotta all’errore dal fatto che inizialmente il punteggio minimo era di 21/30 e poi si è trasformato, nei verbali successivi, in 31/45.