Più investimenti per il turismo, le politiche ambientali e quelle sociali. Attraverso otto emendamenti, illustrati durante una conferenza stampa dal capogruppo, Chiara Frontini, il movimento Viterbo 2020 ha presentato il suo contro-bilancio di previsione in antitesi a quello che mercoledì e giovedì porterà in aula la giunta Arena. Contro la quale sono state mosse critiche pesantissime: “Il loro è un bilancio inadeguato. Non c’è nulla per aiutare i cittadini e le imprese ad affrontare il delicato momento storico che anche Viterbo sta vivendo a causa della pandemia”.
E così è nato l’emendamento denominato Una notte in più, che prevede il rimborso di 80 euro a chi soggiorno in città almeno per tre notti. La misura punta ad allungare il tempo di permanenza dei turisti mordi e fuggi, con la speranza di generare ricadute positive, oltre che sugli alberghi, sui ristoranti e gli esercizi commerciali. Stimando l’arrivo di 5800 visitatori, secondo Viterbo 2020 serve quindi mettere in bilancio 323 mila euro, da recuperare in altri capitoli di spesa.
C’è poi un emendamento – Acquistare in centro fa bene alla salute – che prevede un voucher a chi spende almeno 100 euro in un negozio del centro. Il costo stimato è di 60 mila euro, che, a detta della Frontini, genererebbe però un giro d’affari di 300 mila.
La capogruppo del movimento civica si improvvisa novella economista, cerca di copiare dai governi e dai partiti nazionali e in questa ottica non poteva mancare un emendamento per incentivare l’acquisto di auto elettriche: “Vanno messi in bilancio 230 mila euro da spendere nelle concessionarie viterbesi”. Di fatto 2300 euro a chi acquista un auto green (al massimo 100, ma non si sa in base a quale parametro sia stato fatto il calcolo).
Ci sono poi un emendamento di 200 mila euro per il recupero delle fontane storiche; 8 mila euro per realizzare un app per mettere in comunicazione gli esercizi commerciali che la sera buttano il cibo con potenziali cittadini bisognosi di aiuto; e 10 mila euro per l’emporio solidale.