Il 4 maggio alle 12, alla presenza del professor Luciano Osbat (direttore del Ce.Di.Do), del professor Paolo Procaccioli (docente di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi della Tuscia) e della dottoressa Elena Cangiano (responsabile del Polo monumentale del Colle del Duomo per Archeoares) sarà inaugurata a Palazzo dei Papi una mostra su Dante Alighieri, che comprende una selezione dei libri di Dante e su Dante tratti dalle biblioteche del Ce.Di.Do. La “Prima sezione” comprende le opere di Dante, esposte nell’ordine della loro produzione (non della loro pubblicazione avvenuta talvolta molto dopo). La “Seconda sezione” raccoglie quelle opere che si sono ispirate a Dante o che hanno discusso Dante e le sue opere.
Il testo più antico è una traduzione in latino di tutta la Commedia fatta nei primi anni del XV secolo da fra Giovanni da Serravalle (al secolo Giovanni Bertoldi) ad uso dei padri che erano affluiti da tutta Europa al Concilio di Costanza (1414-1418) e che non conoscevano il volgare italiano mentre parlavano e scrivevano abitualmente in latino. Il testo più godibile è la preziosa edizione della Commedia che unisce i commenti di Cristoforo Landino e di Alessandro Vellutello (pubblicata a Venezia nel 1578 a cura di Francesco Sansovino) con una serie di xilografie che da sole meriterebbero una mostra e una spiegazione accurata.
Le incisioni presenti nell’edizione del commento del Landino alla Commedia sono state fotografate (dal prof. Primo Piermattei) e poi collocate nella pagina del Cedido (www.centrodocumentazioneviterbo.it) nella pagina “Biblioteca”, nella sezione “Libri a stampa” e sottosezione “Letteratura”.
Altri testi presenti soprattutto nella “Seconda sezione” sono quelli che attraverso il XVII-XVIII-XIX secolo hanno assicurato all’opera di Dante quell’attenzione che il mondo degli intellettuali non ha fatto mai mancare, pur con le oscillazioni che le mode culturali hanno imposto. La Mostra si chiude con l’Enciclopedia Dantesca che l’Istituto della Enciclopedia Italiana (fondata da Giovanni Treccani) ha voluto pubblicare negli anni Settanta del secolo passato.
La realizzazione della mostra è stata curata dalla dottoressa Elisa Angelone che ha curato la selezione dei volumi e dal professor Paolo Procaccioli curatore dei quattro tomi del commento del Landino alla Commedia sopra ricordata.
Questa mostra, fanno sapere gli organizzatori, apre gli eventi che saranno organizzati da settembre per le celebrazioni dantesche.