Lunedì mattina tra i manifestanti assiepati sotto la Provincia, per dire no all’ingresso dei privati in Talete, si è rivisto Massimo Erbetti, consigliere comunale pentastellato da poco collocato nella segreteria politica di Roberta Lombardi.
Ha fatto un po’ strano ritrovarlo lì, lui che era scomparso dai radar delle proteste dei movimenti e delle battaglie di chi, anche all’interno del Consiglio comunale, va sostenendo la necessità di fermare la cattiva gestione di Talete a cui va imputato il mare di debiti che sta portando alla svendita della società. Scomparso letteralmente, mica per scherzo, ben accomodato sul tavolino della politica dominante nella città dei papi.
E invece, quando nessuno se l’aspettava, è tornato all’ovile per la delusione di quel pittoresco gruppo trasversale che va da Ricci a Barelli. Il punto è che Erbetti non può più stare dalla parte del “nemico” se lo stipendio, quello vero, glielo passa la Lombardi… Poveri Ricci e Barelli: l’amichetto si è emancipato e loro no. Se ne facciano una ragione.