Il Consiglio comunale di Viterbo dice sì all’ordine del giorno sul fotovoltaico presentato da Luisa Ciambella. E lo fa praticamente all’unanimità – 29 voti su 30 – dato che l’unico a non averlo appoggiato è stato Barelli. Che, come sempre, probabilmente per dare un senso alla sua presenza in Comune, o per distinguersi, si mette in contrapposizione con gli altri per partito preso (si sa: la gente è strana).
Con l’ordine del giorno si sono decise due cose fondamentali: 1) il Comune si doterà subito di una figura esperta che nei prossimi giorni, quando si andrà al tavolo con le aziende che hanno presentato progetti già in fase avanzata e quindi pronti a partire, avrà il compito di pattuire un’utilità per la città. In pratica, come sempre accade in casi di questo tipo, a fronte della servitù rappresentata dall’installazione di un impianto, l’amministrazione riceverà una sorta di indennizzo; 2) il Comune avvierà inoltre incontri con la Provincia, coinvolgendo anche la Soprintendenza, per mettere in piedi un percorso che porti ad una regolamentazione degli impianti delle energie alternative in tutti i comuni. L’obiettivo è di giungere ad una sorta di decalogo che vincoli tutti gli enti locali della Tuscia in modo da sanare l’attuale deregulation sulla materia; 3) infine, importantissimo, dovranno essere individuate le aree in cui i pannelli non possono essere messi. Zone franche dove la loro presenza potrebbe essere particolarmente rischiosa.
Ciambella avrebbe anche voluto riportare in discussione i progetti già in fase di avviamento, bloccandoli, ma non è stato possibile. Resta il fatto che con l’ordine del giorno si va a mettere un punto fermo per porre un freno alla jungla attuale, dove, senza regole, ognuno ha finito col fare come voleva. L’obiettivo è di tutelare il paesaggio, ma soprattutto la salute dei cittadini.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla consigliera comunale per l’adesione di tutte le forze politiche all’iniziativa da lei promossa.