A sorpresa Talete avvia le procedura per far entrare i privati nella società. Lo si legge nell’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il 26, dove si parla della cessione del 40% delle quote. “Di fatto – commenta il Comitato non ce la beviamo – si tratta della definitiva privatizzazione di questa azienda mediante l’ingresso di un soggetto privato, il che equivale alla definitiva mercificazione dell’acqua nel territorio viterbese”.
La notizia, per certi versi paventata dallo stesso nuovo amministratore delegato, Salvatore Genova, giunge con fragore a dimostrazione di un’accelerazione che forse nessuno si aspettava in questi termini. E soprattutto sembra arrivare per mettere definitivamente a tacere il dibattito in corso.
“La cessione delle quote aziendali – dice ancora il Comitato non ce la beviamo – è un atto in pieno contrasto con la volontà popolare espressa con i referendum del 2011 tramite cui è stato abrogato il cosiddetto decreto Ronchi, il quale prevedeva proprio l’obbligo della cessione delle quote in capo agli enti locali nelle aziende che gestivano i servizi pubblici. Si tratta dell’ennesima esplicita violazione dell’esito referendario. La cessione delle quote è in pieno contrasto con i principi e l’impianto della legge ‘Tutela, governo e gestione pubblica delle acque’, promossa con iniziativa popolare. Tale legge, nel recepire i contenuti della volontà espressa nel referendum del 2011, stabilisce i principi di governo pubblico del ciclo integrato dell’acqua, attraverso l’istituzione degli Ambiti di bacino idrografico con contestuale superamento degli Ato provinciali e di un Fondo regionale per la ripubblicizzazione”.
Vedremo i sindaco cosa faranno il 26. Spetta a loro la decisione finale.
“Da parte nostra – dice il Comitato non ce la beviamo – faremo opposizione a questo scellerato progetto con tutti i mezzi a nostra disposizione, da quelli legali, istituzionali a quelli di piazza. Facciamo appello ai cittadini, a tutte le forze politiche, ai sindaci e ai consiglieri comunali contrari alla privatizzazione, a sostenere la battaglia per la gestione pubblica dell’acqua in tutte le sedi e, quale prima iniziativa, diamo appuntamento a tutti il 26 alle 11 a via Saffi sotto il palazzo della Provincia”.