La prima notizia è che i rifiuti di Roma e del Basso Lazio continueranno ad arrivare a Viterbo, nella discarica di Monterazzano, fino al 26 aprile. Zingaretti aveva detto che ieri sarebbe stato l’ultimo giorno e invece no. Un’altra settimana (almeno) perché non sono stati ancora perfezionati i contratti con discariche fuori regione, in particolare Toscana ed Emilia Romagna. Contratti sui quali proprio ieri sarebbero state apposte le prime firme. Così ha spiegato l’assessore regionale Valeriani in una telefonata al sindaco Arena, che poi ha divulgato la comunicazione a tutto il Comune. Arena come sempre si è dimostrato ottimista, vedremo che cosa accadrà tra sei giorni e se tanto ottimismo ha solide e fondate basi.
La seconda notizia è invece rappresentata dall’assenza, al Consiglio comunale straordinario che si è svolto a Palazzo dei Priori, sia della Regione Lazio che del Comune di Roma. Erano stati tutti e due regolarmente invitati, ma non si sono presentati. Non pervenuti addirittura i rappresentanti locali presso l’amministrazione regionale, alias il consigliere Enrico Panunzi. In compenso, non hanno fatto invece venir meno la loro presenza il sindaco di Civitavecchia e l’assessore all’ambiente del Comune di Rieti. Tutti hanno ovviamente interpretato la circostanza, cioè l’assenza dei diretti interessati, a cominciare da Panunzi, come uno sgarbo istituzionale. E’ stato il caso ad esempio della consigliera Ciambella, ma anche della Lega. Quest’ultima tramite il capogruppo Micci ha chiesto il commissariamento della Regione proprio relativamente alle politiche ambientali. Sposando in ciò un’analoga istanza presentata da altri Comuni, come ad esempio quello di Frosinone.
“Tante promesse, nessuna certezza – dice il Carroccio – e un fiume di immondizia che dopo aver inondato le altre province come Frosinone, ma anche Civitavecchia, rischia di travolgere anche quella di Viterbo, chiamata, in queste settimane, da due ordinanze a firma di Nicola Zingaretti, ad accogliere il torrente di spazzatura che da Roma Capitale straripa furibondo nei territori periferici del Lazio da anni. Spazzatura e promesse, tante, e non mantenute, come quella che il 20 aprile sarebbe cessato l’arrivo dell’immondizia romana nella discarica viterbese. Falso. La città dei papi – spiegano i leghisti – continuerà ad accogliere rifiuti non suoi anche nei giorni successivi. Dalla Regione promettono ancora: sarà l’ultima proroga, il 26 aprile l’emergenza cesserà. Ma ci possiamo credere? Soprattutto se, guardando stamattina nella sala del consiglio comunale straordinario convocato dalla Lega per chiedere spiegazioni su questo carosello maleodorante di rifiuti sballottati a destra e a sinistra, dei vertici regionali non c’è nessuna traccia. Anche da Roma Capitale – prosegue il comunicato – nessun pervenuto. E sarebbe stato sufficiente accendere uno schermo e collegarsi in videoconferenza. La Regione va commissariata”.
Per Luisa Ciambella, “male che non ci sia la Regione e la sindaca Virginia Raggi. Male che non ci siano nemmeno i consiglieri regionali viterbesi che ci rappresentano a Roma”.