Rischio blocco per le vaccinazioni nel Lazio e quindi anche in provincia di Viterbo. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato. Non sono infatti ancora arrivate le promesse dosi di Astrazeneca. Si parla di 122 mila fiale, che, se non vengono recapitate nel giro di qualche ora, costringeranno la Regione a bloccare le prenotazioni. “Mi auguro – ha detto D’Amato – che tale sospensione venga scongiurata. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per la fascia di età 66 e 67 anni e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Ma servono i vaccini”.
Di fatto, il problema è rappresentato dai richiami, “motivo per cui bisogna stare molto attenti perché va garantita la seconda dose a chi ha ricevuto la prima. Salire con la somministrazione sopra l’85% o al 90% delle dosi a disposizione sarebbe sì un elemento di dinamismo, ma anche un grande rischio”.
Al momento nel Lazio l’80% degli over 80 ha avuto la prima dose e il 50% entrambe: “Entro metà aprile – aggiunge l’assessore D’Amato – puntiamo a chiudere. Più in generale, il mio sogno è vaccinare l’80% la popolazione del Lazio entro Ferragosto, esclusi gli 0-16 anni che non sono sottoposti a vaccinazione”. Ma appunto servono i vaccini: arriveranno?