Hanno partecipato alla protesta del mondo agricolo svoltasi a Roma anche alcuni coltivatori della Tuscia. La manifestazione, organizzata da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, voleva porre l’attenzione sul decreto sostegni che esclude ogni tipo di ristoro ai lavoratori stagionali agricoli. Lavoratori che nel 2020 hanno perso milioni di giornate di lavoro.
“Chiediamo al Governo – ha spiegato Claudio Tomarelli, segretario della Fai-Cisl Lazio – i seguenti provvedimenti:
la garanzia per il 2020 di riconoscere le stesse giornate di lavoro agricolo svolte nel 2019; un bonus ad ognuno compatibile con il reddito di emergenza; l’estenzione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminate di imprese cooperative e consorzi; clausola di condizionalità sociale nel riconoscimento della Pac; niente utilizzo dei voucher; e rapido rinnovo dei contratti provinciali”.
“Ricordiamo a tutti e in particolare alla politica – conclude Tomarelli – che le lavoratrici e i lavoratori vanno considerati essenziali sempre, non solo quando è richiesto loro di continuare a lavorare per garantire per mesi il cibo sulle tavole di tutti. Oggi a queste persone, che tutti i giorni si spezzano la schiena sui campi, vanno garantiti i diritti contrattuali, un reddito dignitoso e sostegni adeguati come altre categorie”….