Scuole aperte a Sutri nonostante la richiesta di molti genitori di tenerle chiuse fino a Pasqua, dato che gli alunni e gli studenti rientrano solo per due giorni. L’amministrazione Sgarbi non ha voluto sentire ragioni: “Vogliamo ribadire, come da giorni stiamo facendo in tutte le sedi, che nessuna norma consente a un sindaco di adottare provvedimenti contrari e opposti alle misure contenute in atti del governo”. Le cose in verità non stanno esattamente così, ma evidentemente Sutri appartiene a un altro Paese. E infatti ordinanze per tenerle chiuse da altri Comuni, per esempio Montalto di Castro, sono state regolarmente emanate.
Il problema è che l’amministrazione Sgarbi ritiene “mera strumentalizzazione politica, le legittime preoccupazioni di genitori che temono per la salute dei propri figli. Bene lo sanno coloro che si rivolsero al prefetto per fare annullare le ordinanze del sindaco sulla riapertura dei ristoranti e bar gridando allo scandalo. Bene lo sanno coloro che non più di quindici giorni fa hanno firmato un documento affinché il governo non trasformasse la Tuscia in zona rossa in quanto ritenevano non vi fosse alcuna emergenza che lo giustificasse. Oggi costoro vogliono che si emetta ordinanza di chiusura delle scuole senza una ragione che la giustifichi. L’amministrazione, nella gestione dell’emergenza Covid, opera in stretto contatto con la Asl, il dirigente scolastico e le forze dell’ordine, e al momento non vi sono elementi che possano giustificare l’adozione di un’ordinanza sindacale di chiusura delle scuole che solo in caso di un accertato focolaio all’interno della scuola potrebbe essere giustificata”.
“Molto – è la conclusione – si potrebbe dibattere sull’opportunità di aprire le scuole per soli due giorni prima della chiusura pasquale, ma ciò esula dalle competenze sindacali”.
A stretto giro di posta la replica dell’associazione “Un’altra Sutri”: “Negli ultimi 7 giorni si sono registrati a Sutri 25 nuovi positivi al Virus, che rapportati a 100.000 abitanti, evidenziano un’incidenza di 384 casi, valore ben al di sopra della soglia critica di 250. Leggiamo la nota dell’amministrazione comunale, che, oltre a parlare come un disco rotto di strumentalizzazioni, pontifica che non può emettere ordinanze che vanno contro le direttive governative, dimenticando di dire che non può emettere provvedimenti meno restrittivi. Come fatto da molte amministrazioni, a partire da Frosinone e Civitavecchia, si possono invece emettere ordinanze più restrittive. Quindi nulla osta alla possibilità di chiudere le scuole di Sutri martedì e mercoledì. Sutri è il Comune del Viterbese, in questo periodo, con la più elevata circolazione del virus e purtroppo con un sindaco ‘no mask’ noto al mondo per le sue stravaganti ordinanze in palese
contrasto con le norme nazionali. E allora ditelo chiaramente che non volete contraddire il sindaco assenteista”.