Molti di loro erano già lì quando i mille garibaldini sbarcarono a Marsala, nel 1860. Alcuni ombreggiavano già quando in Francia infuriava la rivoluzione francese o quando Alessandro Manzoni scriveva i Promessi Sposi. Sono gli alberi monumentali che impreziosiscono le aree naturali del Wwf con il loro maestoso portamento, testimoni della storia, del luogo e del tempo. Boschi e foreste sono, assieme alle aree umide costituite da stagni, laghi e lagune, gli habitat maggiormente rappresentati all’interno della rete di aree protette del panda. All’interno di foreste antiche e perciò preziose per la nostra biodiversità, spiccano molto spesso alberi secolari o plurisecolari, che proprio il Wwf ha censito in occasione della Giornata delle foreste.
Tra loro ci sono le querce secolari di Pian Sant’Angelo, l’oasi situata tra il Comune di Corchiano e quello di Gallese. L’area, oltre per le tipiche forre, veri e propri canyon naturali, si caratterizza per il fatto di conservare il paesaggio agricolo “antico” con tutti i suoi elementi caratteristici tradizionali, come siepi e grandi roverelle plurisecolari in mezzo ai campi.