Come annunciato, i commercianti del centro hanno tenuto accese le vetrine per protesta contro il presunto mancato rispetto delle norme anti-Covid durante l’inaugurazione di Globo nel nuovo centro commerciale vicino al cimitero. Sotto accusa la concentrazione di autorità, sindaco Arena e senatore Battistoni in primis, che per l’occasione si sono riversati, giovedì, giorno dedicato alla commemorazione delle vittime del Covid, al taglio del nastro.
Gli associati di Facciamo centro definiscono la cerimonia una beffa – “noi chiusi e loro aperti”, permessa dal Comune che, dicono, “non solo non ha colto il senso della giornata dedicata alle persone morte a causa del virus, ma ha addirittura fatto finta che a Viterbo le regole della zona rossa non esistono, lanciando peraltro un pessimo messaggio ai cittadini”.
Le proteste continuano anche sul web, dove si fanno sentire ora molti genitori: “Gli alunni e gli studenti a casa costretti a fare la dad e loro a tagliare nastri”. Arena da parte sua, resosi conto della gaffe, ha tentato di rimediare, prima con un comunicato stampa, poi con un messaggio su web: “Quella del taglio del nastro è stata soltanto una formalità, evitabile senza dubbio, ma pur sempre una formalità”. La frittata però ormai è stata fatta.