Enrico Letta è il nuovo segretario del Partito Democratico. L’ex premier, da candidato unico, è stato proclamato Segretario questa mattina con 860 voti a favore, due contrari e quattro astenuti. “Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo”, aveva scritto questa mattina, prima della votazione.
“Abbiamo votato convintamente Enrico Letta a segretario nazionale del Partito Democratico – scrivono i membri dell’assemblea nazionale, Luisa Ciambella e Pierluigi Bianchi -, perché saprà rilanciare l’orgoglio della vocazione maggioritaria del nostro partito intesa come volontà di rappresentare la complessità della società italiana. Con Enrico, con il quale abbiamo condiviso la stessa passione per i valori del cattolicesimo democratico e popolare saprà porre il PD come elemento portante dell’Agenda riformatrice del Governo Draghi. Il partito Democratico con Enrico ha l’ultima occasione di diventare un partito veramente contendibile, plurale, convintamente europeista”.
Il partito Democratico del segretario Letta, continuano Cimabella e Bianchi “acquisirà l’orgoglio di essere riconosciuto per ciò in cui crede e per le proposte e i programmi e non semplicemente per le alleanze che stringe, non rischiando mai di essere subalterno ad altre forze politiche. Queste frasi del suo discorso ci hanno particolarmente colpito e ci danno speranza a continuare su questo percorso, sapendo che è l’ultima chiamata possibile ad un cambiamento necessario”.
Nel suo discorso Enrico Letta ha ricordato: “Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e la radicalità nei comportamenti. Non avrete un segretario che arriva sulle ali dell’esaltazione, la vita è andare all’essenziale. Non c’è più nulla di più sovversivo della verità. Nessuno sarà lasciato indietro, tutti devono avere l’opportunità di completare gli studi, dobbiamo essere un Paese che continui il processo di modernizzazione. I politici devono essere formati la gente lo ha capito. Il partito deve avere le porte aperte. Se noi diventiamo il partito del potere, noi moriamo. Noi non saremo il partito del potere. Il mondo degli esclusi è quello su cui dobbiamo lavorare. La colonna sonora di questo processo è “Wind of change” vento di cambiamento. Noi siamo il motore del governo Draghi. Dobbiamo costruire un nuovo centro-sinistra. Volti e non maschere. Sono in campo per coinvolgere tutti. Questa nuova stagione è segnata da qualche hashtag ha detto il nostro segretario, #iocisono #lavitachevince #partecipazione #animaecacciavite.”
“Su questa linea anche noi ci siamo Enrico! #noicisiamo”, concludono Luisa Ciambella e Pierluigi Bianchi