Il presidente della Repubblica ha conferito il riconoscimento di Alfiere della Repubblica a 28 giovani italiani che si sono contraddistinti per “l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, rappresentando, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”.
Tra loro anche il giovane tarquiniese Simone Moi, 12 anni, ipovedente e testimonial di SuperAbile, premiato con questa motivazione: “Essere diventato un testimonial dell’inclusione e della pratica sportiva come occasione di crescita personale e collettiva. Proprio dalla sua passione per l’equitazione trae spunti ed esperienze che gli permettono di sensibilizzare i coetanei sulle tematiche della disabilità”.
Simone Moi è una giovane promessa dell’equitazione, disciplina che pratica insieme anche ad altri sport, riuscendo così a trasmettere messaggi positivi ai suoi coetanei e non solo. Classe 2009, residente nella città etrusca, all’età di 6 anni, dopo una visita oculistica, si è ritrovato all’Ospedale Bambino Gesù per un intervento d’urgenza in craniotomia a causa di un tumore celebrale (craniofaringioma) che gli causò danni da compressione dell’ipofisi e dei nervi ottici (panipopitutarismo, diabete insipido, cieco ventesimista).
Nel gennaio 2016 la trasferta di due mesi a Trento per un ciclo di prontoterapia. Nel 2017 inizia a muoversi i primi passi nello sport facendo karate. Da gennaio 2018, ha iniziato la sua avventura presso “I Cavalli del Parco”, dimostrando sin da subito un profondo interesse per questo mondo. Nel 2019 ha partecipato ad una giornata organizzata dal Centro regionale Sant’Alessio, dedicata allo sci nautico, guidato dal campione mondiale paralimpico Daniele Cassioli. Quindi, si è avvicinato al mondo dello sci, grazie all’associazione Eta Beta, sorrisi che nuotano guidata dal presidente Maurizio Casciani, in collaborazione con Univoc Viterbo, seguito dal maestro Pino Angelosante, specializzato in ciechi ed ipovedenti. Da un anno, aiutato dal suo insegnante Maurizio Gabelli, si è avvicinato anche al mondo dell’informatica e delle tecnologie assistite per far fronte alle difficoltà scolastiche.