Per la riapertura dell’ospedale Sant’Anna, il sindaco di Ronciglione, Mario Mengoni, scrive al ministro della salute, chiedendo il riconoscimento di area disagiata per il comprensorio cimino. La richiesta è stata firmata anche dal sindaco di Bassano Romano. “Chiederò agli altri miei colleghi sindaci della zona sud – spiega Mengoni – di firmarla, così come al Consiglio regionale e al presidente Zingaretti. Invitiamo anche il comitato cittadino Amici del Sant’Anna a sottoscrivere ed inviare la lettera, così da fare fronte comune sull’unica via ad oggi percorribile per arrivare a questo importante risultato: indirizzare cioè correttamente la richiesta al ministro della salute per la modifica dei parametri delle aree disagiate, così che anche il nostro Comune possa rientrare nella categoria”.
“Il territorio a cui apparteniamo – scrive Mengoni – è caratterizzato da una scarsa densità popolare, con una media tra i 13 Comuni interessati di 145 abitanti per km²; da comuni parzialmente montani; dalla presenza del lago di Vico, con una temperatura media di 13.1 °C e con una media annuale di piovosità di 726 mm, la cui maggioranza sotto forma di nebbia, quasi perenne nel periodo autunnale ed invernale; dalla presenza della catena montuosa dei Cimini, che circonda il lago di Vico, le cui caratteristiche metereologiche sono similari a quelle delle stesso lago, ma con temperature molto più rigide, causando nelle giornate autunnali e invernali continue gelate del manto stradale; da un asse viario tortuoso, costituito da strade ad una sola corsia, nella maggior parte dei casi prive di banchina, con un manto fatiscente, (…) particolarmente soggette a banchi di nebbia, a gelate, a frane e allagamenti, per non parlare dell’elevato numero di incidenti causati da agenti ambientali e da attraversamenti stradali della fauna selvatica; da un percorso, alternativo, che comporta un dilatamento dei tempi di percorrenza che arrivano sino a 70 minuti per giungere a Belcolle; da due postazioni di ambulanza 118 site una nel Comune di Ronciglione e nel Comune di Vetralla: prendendo ad esame una chiamata di emergenza proveniente da Ronciglione o di Bassano Romano l’ambulanza che sarebbe chiamata ad intervenire è quella sita nel Comune di Ronciglione. Se essa non fosse disponibile, perché occupata in altro intervento, in subordine interverrebbe quella sita nel Comune di Vetralla dilatando così ancor di più i tempi”.
Considerato che, per tutte le patologie tempolabili si rende necessario assicurare entro 90 minuti i trattamenti sanitari previsti, al fine di salvaguardare il maggior numero di vite possibili e di erogare, così, un servizio di emergenza efficace – conclude Mengoni – con la presente si richiede il suo autorevole intervento circa la possibilità di modificare il punto “9.2.2 Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate” introducendo la possibilità che anche le aree, come la nostra, vengano riconosciute aree particolarmente disagiate”.