Un invito a lavorare insieme, studenti, docenti e tutte le persone di scuola per sensibilizzare le istituzioni a prendersi cura della scuola con senso di responsabilità e lungimiranza.
A formularlo con una lettera aperta agli studenti, consegnata all’Adnkronos, i presidi del Lazio che si rivolgono ai ragazzi “pienamente coscienti della grave situazione che state vivendo”. “La pandemia, quasi crudele pettine che trattiene nodi mai risolti – scrivono Mario Rusconi , Cristina Costarelli Maria Antonietta Bentivegna, Antonino Clemente e Mario Luciani, del Consiglio direttivo Anp Lazio – ha danneggiato soprattutto voi giovani: limitando le vostre libertà di movimento, impedendovi di partecipare alla vita scolastica (fatta di incontri, di relazioni, di scambi, di opportunità personali e formative) mettendovi di fronte a difficoltà che nemmeno i vostri genitori hanno dovuto affrontare in precedenza. Le istituzioni, centrali e regionali, non sempre hanno saputo reagire con efficacia e tempestività: basti osservare lo stato dei trasporti pubblici o i controlli sul territorio. Per non parlare delle difficoltà di connessioni Internet, indispensabili con la Dad, le cui carenze erano evidenti da anni”.
“Ci rivolgiamo a voi – scrivono ancora i presidi – per invitarvi a dimostrare quel senso di responsabilità e di autocontrollo che, spesso, durante la scuola normale abbiamo contribuito a sviluppare in ognuno di voi. In che modo è possibile che voi vi dimostriate all’altezza della grave situazione da affrontare, dando anche a noi adulti, alle istituzioni un esempio di comportamenti maturi e responsabili? Anzitutto, cari ragazzi – sottolineano – evitando contrapposizioni quasi ideologiche, basate talvolta su pregiudizi; collaborando con i vostri docenti a rendere minore il danno causato alla scuola dalla pandemia; suggerendo iniziative, offrendoci proposte, dandoci suggerimenti che terremo in attenta considerazione”. “Noi, persone di scuola, comprendiamo il vostro disagio attuale, che si somma a delusioni pluriennali causate dalla scarsa considerazione del sistema scolastico da parte di molte istituzioni. Ma sappiate – ribadiscono i presidi del Lazio – che anche noi, docenti, impiegati, presidi, aggiungerei a pieno titolo le vostre famiglie, da anni siamo in attesa di interventi non diciamo miracolistici ma di ampio respiro sul sistema scolastico. Confidiamo che la nostra voce, di tutti noi, voi compresi, riesca a sensibilizzare le istituzioni: prendersi cura della scuola non richiede un particolare vaccino da mettere frettolosamente a punto. Richiede senso di responsabilità e lungimiranza”.