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Home » Politica » Tatuaggi, c’è la legge che mette ordine al settore

Tatuaggi, c’è la legge che mette ordine al settore

10 Febbraio 2021

Oggi il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge 223, presentata dalla dem Marta Leonori, su Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing. In attesa di una legge nazionale che ad oggi non esiste, la Regione norma dunque il settore su aspetti sanitari, di tutela del lavoro, di tutela dei consumatori e sul perfezionamento dei corsi di formazione. La legge, infatti, oltre a sottolineare l’importanza dell’aspetto artistico della professione, vuole ridurre i canali non ufficiali dove alcuni clienti, spesso, si rivolgono, esponendosi così al rischio di contrarre infezioni e mortificando il lavoro dei professionisti che ogni giorno garantiscono tutti gli standard di sicurezza.

Il settore è in crescita, in Italia 7 milioni di persone hanno un tatuaggio, il 13% della popolazione – lo 0,5% lo porta per finalità mediche – una media leggermente superiore a quella europea che si ferma al 12%. La legge definisce i percorsi formativi per l’ottenimento del titolo, aumentando il numero di ore dei corsi dalle attuali 90 a 800 ore per i tatuaggi e a 300 ore per i piercing, e l’obbligo di aggiornamento; indica anche il divieto di eseguire tatuaggi e piercing a minori di 14 anni o a minori di 18 anni privi del consenso dei genitori; prevede, poi, sanzioni per contrastare il sempre crescente abusivismo e promuove campagne informative per far conoscere i rischi connessi ai trattamenti effettuati da operatori abusivi.

La legge intende attenuare anche il disagio psicologico che alcune donne continuano a vivere dopo un intervento di mastectomia, riconoscendo loro un contributo per la realizzazione di tatuaggi. Un sostegno importante visti anche i numeri di insorgenza di tumori nelle donne, che purtroppo quest’anno l’Associazione italiana di oncologia medica stima ancora in aumento, con il carcinoma alla mammella che resta il più diagnosticato.

“Ringrazio – dice Marta Leonori – tutte le colleghe e i colleghi che hanno votato a favore della legge, un grazie che va esteso anche alle associazioni di categoria e ai professionisti del settore con cui, in questi mesi, ci siamo confrontati per arrivare a un testo che potesse essere il migliore possibile. Voglio dedicare questo risultato all’amico Giovanni Bartoloni, che ci ha lasciati qualche mese fa a causa del covid: da un confronto con lui è nata l’idea di questa legge. Ora la Regione Lazio fa un grande passo avanti per il supporto all’intero settore e alle professionalità che vi lavorano e si propone apripista per una disciplina nazionale a garanzia del settore, per chi ci lavora e per chi ne fruisce”.

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