Stanno arrivando bollette dell’acqua molto salate “nonostante i problemi – denuncia il Comitato non ce la beviamo – che nella nostra provincia investono il settore idrico”. Sul problema, alcuni cittadini si sono intanto organizzati, lanciando una petizione su Facebook per chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria.
Il Comitato non ce la beviamo, dal canto suo, torna anche a denunciare la gestione, da parte della società, dell’istituto della conciliazione, laddove i cittadini volessero mettere in discussione gli importi che gli vengono recapitati. Sull’argomento replica al direttore della società, Fraschetti, che ha fatto invece notare che la conciliazione è una realtà di cui tutti possono avvalersi.
“Precisiamo – si legge in una nota del Comitato – che non ci risulta, né in bolletta, né sulla home page del sito, alcun riferimento relativo alla possibilità di accesso alla procedura di conciliazione. Vengono indicati una serie indirizzi di posta elettronica, ma non quello dedicato alla conciliazione. Solo all’interno del sito, in una sezione residuale, anonima (informazioni utili) e a nostro parere difficilmente reperibile, è possibile trovare un rimando. Vorremmo sapere cosa intende fare la Talete per colmare tale lacuna nella conoscibilità e quindi nella effettiva accessibilità della procedura. Ciò anche in considerazione della penuria di mezzi e di competenze tecnologiche che caratterizza una parte significativa dell’utenza idrica, che potrebbe invece trovare rappresentanza attraverso uno strumento totalmente gratuito”.
E ancora: “Evidenziamo inoltre che sono previste delle relazioni annuali circa le attività svolte in sede di organismo di conciliazione, così da permettere una valutazione più generale e complessiva delle criticità riscontrate dagli utenti del servizio. Ebbene, con l’unica eccezione di un generico report del 2015, non ci risultano relazioni annuali reperibili sul sito specificamente dedicate. Sarebbe interessante capire se tali relazioni annuali siano state effettivamente redatte ed in che modo siano state poi pubblicate”.
Infine un nuovo affondo sulle bollette: “La bolletta risulta il più delle volte incomprensibile, con voci poco chiare e importi che variano in modo indecifrabile. Di fatto, da quando il servizio idrico non è più gestito su ogni territorio (come quando era in capo ad ogni Comune) si è complicata la vita a chiunque abbia l’esigenza di avere chiarimenti”.