Prima di dare corso all’iter vero e proprio per il completamento della Trasversale, bisogna attendere il pronunciamento del Tar, che si riunirà il 26 maggio per esaminare l’opposizione presentata dalle associazioni ambientaliste contro il progetto del cosiddetto tracciato verde. La Corte di Giustizia Europea, alla quale i giudici amministrativi avevano rimesso la decisione, ha infatti rispedito la palle al mittente, evidenziando che gli Stati sono sovrani nelle decisioni da prendere su determinate opere quando c’è di mezzo l’interesse pubblico.
E’ il punto della situazione fatto dal commissario, Ilaria Coppa, durante un’audizione alla Camera, in commissione trasporti. L’ingegnere non ha nascosto la complessità della situazione, ma ad ogni modo si è mostrata ottimista e ha assicurato che “le soluzioni studiate sono tante e sicuramente si arriverà a quella definitiva”. “L’opera – ha specificato – è molto importante. Il completamento di questi ultimi diciotto chilometri consentirà, infatti, oltre che a connettere l’asse tirrenico con quello adriatico, anche a mettere in relazione i porti del Tirreno, in particolare Civitavecchia, con i porti dell’Adriatico. Si tratta di un’opera strategica e ciò è confermato dalla presenza della stessa in tutti gli atti di programmazione nazionale”.
Quella del tracciato verde, ha ribadito la Coppa, è risultata la soluzione più fattibile. E’ per questo che, a prescindere dal parere di compatibilità ambientale, il Governo, visto il prevalere dell’interesse pubblico, ha approvato la procedura, passandola al Cipe.