Cinquant’anni fa il terremoto che distrusse Tuscania. Erano le 19.09 del sei febbraio 1971. Una nuova mappa dell’intensità (Scala EMS-98) del sisma è stata, qualche mese fa, prodotta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che oggi l’ha pubblicata (vedi qui), porgendo un pensiero alle vittime e alle loro famiglie.

Così scrive l’Istituto: “Il 6 febbraio 1971, la cittadina di Tuscania venne colpita da un terremoto distruttivo. Di recente, Cucci et al. (2020) hanno riesaminato i dati macrosismici e strumentali del terremoto, producendo una revisione della localizzazione dell’epicentro, della magnitudo e dell’intensità massima. Nonostante la magnitudo relativamente moderata (Md 4.9, Ml 5.1 secondo Cucci et al.), il terremoto provocò danni ingenti al centro storico e 33 vittime. Si è stimato un danneggiamento massimo dell’VIII grado della scala EMS. I centri prossimi a Tuscania rimasero praticamente illesi, a parte qualche danno lieve ad Arlena di Castro, pochi chilometri a nord di Tuscania. I motivi più probabili di un danneggiamento così intenso per una magnitudo contenuta sono stati la bassa profondità ipocentrale e l’estrema vulnerabilità del centro storico. Importante quindi l’impegno costante nella prevenzione: conoscere il rischio e ridurlo, riducendo la vulnerabilità degli edifici. INGVterremoti si unisce alla città di Tuscania nel cinquantenario del terremoto con un pensiero alle vittime e allo loro famiglie”.