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Home » Politica » La Marzoli ha finalmente l’opportunità di far vedere quello che sa fare

La Marzoli ha finalmente l’opportunità di far vedere quello che sa fare

4 Febbraio 2021

Da Mauro Mazzola riceviamo e pubblichiamo

E adesso vediamo cosa fare. Dopo aver provato innumerevoli volte a conquistare la fiducia degli elettori per sedersi sugli scranni comunali e aver fallito altrettante volte, Marzia Marzoli, finalmente è riuscita non soltanto ad entrare nel Palazzo Comunale ma ad accaparrarsi, addirittura, un Assessorato, in particolare quello all’Ambiente. Che lo abbia fatto prendendo “l’ascensore” senza affaticarsi a “fare le scale” resta un dettaglio, senza stare a considerare che avrà finalmente l’onere e l’onore di rappresentare i cittadini di Tarquinia che mai le hanno accordato tale “privilegio”.

Ha prontamente dichiarato che non cederà alle polemiche che la riguarderanno, che mai, in politica, si dovrebbe discutere di affari che scadono meramente sull’aspetto personale di ognuno e che, soprattutto, non perderà tempo a rispondere a tali, eventuali, provocazioni.

Tali dichiarazioni mi lasciano basito, non tanto perché non condivida tale linea generale di condotta, quanto per la fonte da cui provengono: durante i miei 10 anni da Sindaco (eletto dai cittadini di Tarquinia, sottolineerei) la Signora in questione ha sempre polemizzato veementemente e trasceso qualsiasi argomento volesse contestarmi in ambito personale

Su tutti gli argomenti, anche quelli che potevamo condividere, ha sempre trovato una variante personale per polemizzare. Qualcuno dice che ero nel suo mirino perché non avevo mantenuto la parola dopo la mia prima elezione. Mi preme chiarire che il sottoscritto non ha mai fatto accordi con Lei; se questo è avvenuto con qualcuno a mio nome ho più volte ripetuto che non ne ero a conoscenza e che mai avrei acconsentito a stringerli.

Passiamo ora a parlare di cose più interessanti: gli argomenti con cui l’assessore, in questi anni, ha ferocemente criticato la mia persona e la mia amministrazione. In primis la CENTRALE A CARBONE. Ora che è nelle sue possibilità deve chiuderla, come pretendeva da me dalle sedie del Pubblico della sala consigliare ( non si dica che non l’aspettavo prima di cominciare il consiglio comunale). Adesso non trovi la scusa che Tarquinia non può intervenire con l’ordinanza di chiusura perché la centrale non è nel territorio del nostro comune. Quando lo dicevo io, mi diceva che non era vero e che non facevo niente.

Inoltre ha sempre dichiarato, insieme ai “suoi amici”, che in caso di vittoria avrebbero restituito i fondi che l’ENEL ha versato al Comune, perché “sporchi di sangue”. Le ricordo che il nostro Comune, tutti gli anni, riceve dall’ENEL la somma di 750 Mila euro fino a fine funzionamento della centrale. Il primo atto che dovrà proporre alla giunta e al Consiglio Comunale , sarà quello di restituire i 16 milioni versati e rinunciare ai fondi annuali.

Il secondo argomento riguarda la Trasversale; per spezzare una lancia a favore del “nostro” Assessore voglio sottolineare come, anche lei, sia contraria alla costruzione del “Tracciato verde”. Peccato però che sia proprio contro la costruzione dell’opera tutta, ossia della più importante opera del centro Italia e fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. La sua “proposta alternativa” sarebbe la messa in sicurezza della Aurelia bis. Addirittura, qualcuno, proponeva la sciocchezza di costruire una sola corsia vicini alla esistente Aurelia bis.

Adesso proporrà al Consiglio Comunale di smentirsi e di annullare la delibera precedente favorevole alla costruzione della SS 675 in favore della messa in sicurezza della strada esistente? E i Consiglieri si rimangeranno la delibera precedente in favore di un percorso alternativo a quello Verde, ma comunque in favore della costruzione della sopracitata Infrastruttura? Vedremo… Quando io e la mia amministrazione abbiamo pensato di proporre un progetto funzionale alternativo a quello verde, per non dire solo no, ma essere propositivi, ho convocato una riunione proprio con la nuova eletta assessore e i suoi pochi sostenitori, per cercare collaborazione e metterli al corrente di come avevamo intenzione di procedere.

Come ho iniziato ad esporre il mio Piano è stato chiaro che non c’era intenzione di collaborare: ho trovato atteggiamenti di forte ostruzionismo e di violenta oppositività. Regione e Anas hanno capito che non c’era unità e sicuri di averla vinta hanno continuato con quel disastroso progetto chiamato tracciato Verde. Non presentarsi con una sola voce è stato un danno. In seguito, l’amministrazione da me presieduta, ha presentato all’Anas e alla Regione Lazio una idea progettuale che ricalcava in gran parte quello Viola. Un progetto meno impattante a livello ambientale e più economico, ma soprattutto cantierabile in pochissimo tempo.

Argomento Fiume MARTA: sono molto curioso di capire come farà a fermare gli scarichi diretti, cioè senza essere trattati, nel fiume Marta degli altri Comuni e non solo. Procederà denunciando tutti i Sindaci pro-tempore? Colpa loro che non hanno finanziamenti per costruire le fogne e i depuratori? Sarà questa la soluzione, come aveva sempre sempre sostenuto? Le chiazze inquinanti che si presentano nel mare tutti i giorni? Io ho avuto coraggio di presentare in procura un esposto contro chi ritenevo responsabile. Vediamo come risolverà l’inquinamento marino entro la prossima stagione estiva.

Zona di pompaggio al Lido: tante critiche, tante colpe date alla mia amministrazione per il fossato che parte dalla zona artigianale e scarica direttamente in mare. Vediamo le soluzioni. Ci sono più di tre milioni di euro per finanziare un progetto per modificare, pulire e fare la manutenzione del fosso. Progetto presentato dalla mia Amministrazione. Modificherà il progetto e tarderà i lavori perché è della mia amministrazione?

A mio avviso la soluzione migliore sarebbe portare tutti i liquami del Lido direttamente al depuratore Comunale e fare nuovamente tutte le fogne. È tanto semplice a dirlo quando non si è chi deve realizzare tale opera, ma ora lei ha potere decisionale e di esecuzione. Ci sarebbero tanti altri argomenti da trattare ma concediamo il giusto tempo all’assessore di prendere confidenza con le stanze dei bottoni prima di mettersi in moto per realizzare tutto quello che aveva fortemente dichiarato.

Resto, inoltre, in serena attesa per vedere come reagirà quando incontrerà, sul suo cammino istituzionale, chi utilizzerà le sue stesse modalità di confronto. Il tempo è galantuomo e presenta sempre il conto: aspettiamo i risultati certi che non vi saranno alibi a fronte di eventuali fallimenti.

Mauro Mazzola

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