“I trasporti lasciano ancora a desiderare perché non si trovano nemmeno i biglietti per prendere l’autobus. Noi chiediamo alle aziende dei trasporti di essere più efficienti e professionali perché se ci sono stati dei disservizi con il 50% degli studenti non sappiamo cosa accadrà con il 100%”.
Così Mario Rusconi, presidente regionale dell’Associazione nazionale presidi intervistato da “Gli inascoltabili”, un programma radiofonico in onda su Nsl Radio: “I prefetti – aggiunge – ci avevano garantito che sarebbero state prese delle misure sia alle fermate dei bus e a Roma della metro per evitare gli assembramenti con dei controllori sia con la presenza in città delle forze dell’ordine a cominciare dalla polizia municipale. I risultati sono a macchia di leopardo. Auspichiamo nei prossimi giorni di trovare più persone che impediscano gli assembramenti fuori da scuola, questo non può essere compito del preside che esce con la scopa”.
Proteste, nello specifico, giungono anche dalla provincia di Viterbo, dove molti presidi denunciano le difficoltà che stanno incontrando nell’organizzazione dei doppi turni.
Da parte sua anche la Rete degli studenti medi della provincia di Viterbo ribadisce la necessità di “un sistema di trasporti efficiente e di orari accettabili. Crediamo che mai e poi mai uno studente si debba sentire costretto a rinunciare al proprio diritto allo studio, sosteniamo quindi che sia un nostro dovere pretendere che entrambi i diritti, all’istruzione e alla salute, siano tutelati da chi di dovere, e che non siano gli studenti a dover scegliere. Capiamo e rispettiamo i diversi modi di approcciarsi al rientro in presenza, pensiamo che soprattutto il dialogo è il confronto sia fondamentale, per ottenere quello che chiediamo ormai da tempo: una scuola sicura e che garantisca il diritto allo studio. La priorità, ora come ora, è risolvere i problemi di tutti gli studenti e le studentesse, senza perdersi in discussioni sulla data ideale per il rientro o sulle vicende legate agli scioperi passati. Per questo stiamo proseguendo il nostro percorso di dialogo con la Prefettura e presto ne apriremo un altro con Cotral. Tuttavia, siamo consapevoli che, più delle nostre idee e posizioni, sono utili i dati, che non possono essere ignorati. Per questo, stiamo diffondendo un sondaggio (http://bit.ly/3nST2fk ) dove si possono segnalare i propri problemi legati a trasporti, orari e valutazioni. I problemi che gli studenti pongono sono reali, concreti, e meritano di essere risolti”.